INTRODUZIONE AL LIBRO DEI NUMERI
Caratteristiche
principali
Il libro dei Numeri è stato
intitolato così nell'antica traduzione greca perché riporta molti
elenchi e censimenti degli Israeliti, ma il suo contenuto è molto
più ampio.
Esso narra la storia degli
Israeliti che, abbandonando il monte Sinai dopo aver ricevuto le leggi che Dio
aveva comunicato a Mosè, si mettono in cammino verso la terra promessa
(1, 1-10, 10).
Il loro viaggio li conduce
dapprima a Kades-Barnea, all'ingresso della terra promessa. Ma essi hanno paura
di entrarvi. Sono così condannati a trascorrere quarant'anni nel deserto.
Solo allora ripartono verso il sud, per raggiungere infine, con un lungo e
faticoso giro, il territorio di Moab, a est del mar Morto (10, 11-21,
35).
Gli ultimi capitoli riportano vari
avvenimenti ambientati nella terra promessa, cioè nella regione di Canaan
(22, 1-36, 13).
Questo libro rappresenta la
continuazione di quelli dell'Esodo e del Levitico e mostra il popolo di Dio
nella sua realtà più umana, che alterna fiducia e dubbio, energia
e scoraggiamento, grandezza e meschinità. Così appare ancora
più chiara, per contrasto, la costante fedeltà di Dio verso il suo
popolo, che però non esclude severità e
giustizia.
Mosè svolge, nelle vicende
riferite in questo libro, un ruolo difficile tra Dio e il suo popolo. E' il
profeta delle esigenze di Dio, con il quale ha grande confidenza, e, nello
stesso tempo, sta di fronte a lui come difensore tenace del popolo
infedele.
Autore e ambiente
storico
Gli studiosi sono quasi tutti d'accordo
nel ritenere che la redazione definitiva del libro dei Numeri è opera di
un esponente della classe dei sacerdoti. Non si tratta di un copista o di un
compilatore, ma di un vero autore: persona profondamente religiosa, che ha
meditato e ripensato, a modo suo, vecchi ricordi e antichi testi. Questa
raccolta è per Israele il ricordo del suo passato, l'insieme delle
tradizioni della comunità che visse quelle esperienze di
salvezza.
Schema
-
Gli Israeliti nel deserto del Sinai 1, 1-10, 10
-
Dal Sinai ai confini del territorio di Moab 10, 11-21,
35
- Sull'altipiano di Moab 22, 1-36,
13
GLI ISRAELITI NEL DESERTO DEL SINAI
CAPITOLO
1
PRIMO CENSIMENTO DEL POPOLO D'ISRAELE
1 L'anno dopo che gli Israeliti
avevano lasciato l'Egitto, il primo giorno del secondo mese il Signore
parlò a Mosè nella tenda dell'incontro, nella regione desertica
del Sinai. Gli disse:
2 «Tu e Aronne farete
il censimento della comunità d'Israele. Compilate un elenco con i nomi di
tutti i maschi secondo il proprio gruppo e la propria famiglia. Conterete tutti
gli uomini, uno per uno.
3 Registrerete i
maschi, dall'età di vent'anni in su, in grado di combattere nell'esercito
d'Israele. Preparerete l'elenco dei soldati, disposti in ordine, secondo le loro
truppe.
4 Vi aiuterà un uomo per ogni
tribù: un capofamiglia.
5 Ecco la lista
dei loro nomi:
tribù di Ruben: Elizur,
figlio di Sedeur;
6 tribù di Simeone:
Selumiel, figlio di Zurisaddai;
7 tribù di
Giuda: Nacason, figlio di Amminadab;
8
tribù di Issacar: Netaneel, figlio di
Zuar;
9 tribù di Zabulon: Eliab, figlio di
Chelon;
10 tribù di Efraim, figlio di
Giuseppe: Elisama, figlio di Ammiud;
tribù
di Manasse, figlio di Giuseppe: Camliel, figlio di
Pedazur;
11 tribù di Beniamino: Abidan,
figlio di Ghideoni;
12 tribù di Dan:
Achiezer, figlio di Ammisaddai;
13 tribù
di Aser: Paghiel, figlio di Ocran;
14
tribù di Gad: Eliasaf, figlio di Deuel;
15
tribù di Neftali: Achira, figlio di
Enan».
16 Questi capifamiglia, delegati
della comunità, erano anche comandanti dell'esercito
d'Israele.
17 Mosè e Aronne presero come
aiutanti quegli uomini, designai personalmente a tale scopo,
18 e il primo giorno del secondo mese radunarono
tutta la comunità. Compilarono l'elenco dei nomi di tutti gli Israeliti,
dall'età di vent'anni in su, uno per uno, divisi secondo il loro gruppo e
la loro famiglia,
19 come il Signore aveva
ordinato a Mosè. Il censimento fu compiuto nella regione desertica del
Sinai.
20-43 Per ogni tribù d'Israele il
censimento si fece in ordine di gruppo e di famiglia. Fu compilato l'elenco con
il nome di tutti i maschi, dall'età di vent'anni in su, in grado di
combattere. Si cominciò con la tribù di Ruben, il figlio
primogenito di Giacobbe detto anche Israele, e si ebbero i dati
seguenti:
tribù di Ruben 46.500
tribù di Simeone 59.300
tribù di Gad
45.650
tribù di Giuda
74.600
tribù di Issacar
54.400
tribù di Zabulon
57.400
tribù di Efraim, figlio di
Giuseppe, 40.500
tribù di Manasse, figlio
di Giuseppe, 32.200
tribù di Beniamino
35.400
tribù di Dan
62.700
tribù di Aser 41.500
tribù di Neftali
53.400
44 Questi sono i risultati del censimento
fatto da Mosè, da Aronne e dai dodici capifamiglia scelti come
rappresentanti di ciascuna tribù.
45 Il
totale degli Israeliti registrati nel censimento, a partire dall'età di
vent'anni in su, in grado di combattere,
46 era
dunque di 603.550 uomini.
IL SERVIZIO PRINCIPALE DEI LEVITI
47 Quelli della tribù di
Levi non furono registrati insieme con gli altri Israeliti.
48 Difatti il Signore aveva ordinato a
Mosè:
49 «Quando farai il
censimento, non conterai i leviti insieme con gli altri Israeliti.
50 Affiderai loro la responsabilità
dell'Abitazione, dove sono custoditi i miei insegnamenti, di tutti i suoi
accessori e di tutto quel che vi si trova dentro. Essi trasporteranno la tenda e
i suoi accessori; presteranno servizio al suo interno e si accamperanno attorno
ad essa.
51 Quando vi sposterete, la smonteranno
e la rimonteranno quando vi accamperete di nuovo. Se qualcun altro si
avvicinerà alla tenda sacra, dovrà essere messo a morte.
52 Gli Israeliti si accamperanno ciascuno nella
zona destinata al proprio reparto, accanto al proprio stendardo.
53 Soltanto i leviti si accamperanno intorno
all'Abitazione dove sono custoditi i miei insegnamenti, e vi svolgeranno il
servizio. Così gli Israeliti non rischieranno di provocare la mia ira
contro di loro».
54 Gli Israeliti fecero
tutto esattamente, come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
CAPITOLO
2
DISPOSIZIONE DELLE TRIBÙ NELL'ACCAMPAMENTO
1 Il Signore disse a
Mosè e ad Aronne:
2 «Ogni Israelita
deve accamparsi vicino allo stendardo del suo reparto, accanto alla bandiera
della propria tribù. L'accampamento sarà disposto attorno alla
tenda dell'incontro, ma a una certa distanza.
3-8
«A est si accamperà il reparto raggruppato attorno allo stendardo
della tribù di Giuda. Gli uomini, in grado di combattere, registrati nel
censimento, saranno comandati da un capo della propria tribù,
ossia:
per Giuda: Nacason, figlio di Amminadab,
con 74.600
uomini;
per Issacar: Netaneel, figlio di Zuar,
con 54.400
uomini;
per Zabulon: Eliab, figlio di Chelon,
con 57.400
uomini.
9 Il reparto di Giuda sarà quindi
formato
in totale da 186.400
uomini.
Essi partiranno in testa al popolo
d'Israele.
10-15«A sud si accamperà
il reparto raggruppato attorno allo stendardo della tribù di Ruben. Gli
uomini, in grado di combattere, registrati nel censimento, saranno comandati da
un capo della propria tribù, ossia:
per
Ruben: Elizur, figlio di Sedeur,
con 46.500
uomini;
per Simeone: Selumiel, figlio di
Zurisaddai,
con 59.300
uomini;
per Gad: Eliasaf, figlio di Deuel,
con 45.650
uomini.
16 Il reparto di Ruben sarà quindi
formato
in totale da 151.450
uomini.
Essi partiranno per
secondi.
17 «Poi partiranno i leviti con la
tenda dell'incontro. Il loro accampamento si troverà tra i primi due
reparti e gli altri due. Partiranno nello stesso ordine secondo il quale si
accampano, ognuno al proprio posto, dietro lo stendardo del suo
gruppo.
18-23 «A ovest si accamperà
il reparto raggruppato attorno allo stendardo della tribù di Efraim. Gli
uomini, in grado di combattere, registrati nel censimento, saranno comandati da
un capo della propria tribù, ossia:
per
Efraim: Elisama, figlio di Ammiud,
con 40.500
uomini;
per Manasse: Gamliel, figlio di Pedasur,
con 32.200
uomini;
per Beniamino: Abidan, figlio di
Ghideoni,
con 35.400
uomini.
24 Il reparto di Efraim sarà
quindi formato
in totale da 108.100
uomini.
Questo terzo reparto partirà dopo
i leviti.
25-30 «A nord si accamperà
il reparto raggruppato attorno allo stendardo della tribù di Dan. Gli
uomini, in grado di combattere, registrati nel censimento, saranno comandati da
un capo della propria tribù, ossia:
per
Dan: Achiezer, figlio di Ammisaddai, con 62.700
uomini;
per Aser: Paghiel, figlio di Ocran, con
41.500 uomini;
per Neftali: Achira, figlio di
Enan, con 53.400 uomini.
31 Il reparto di Dan
sarà quindi formato
in totale da 157.600
uomini.
Essi partiranno per ultimi, dietro ai
propri stendardi».
32 Il totale degli
Israeliti registrati nel censimento per tribù e per reparti era dunque di
603.550 uomini.
33 I leviti non furono
registrati con gli altri Israeliti, secondo l'ordine del Signore a
Mosè.
34 Gli Israeliti fecero tutto
esattamente come il Signore aveva ordinato a Mosè: si accampavano attorno
ai propri stendardi e si mettevano in marcia nell'ordine indicato, per gruppi e
per tribù.
CAPITOLO
3
ALTRI INCARICHI DEI LEVITI
1 Ecco la lista dei componenti
della famiglia di Aronne e di Mosè all'epoca in cui il Signore
parlò a Mosè sul monte Sinai:
2
Aronne aveva quattro figli: il primogenito si chiamava Nadab; gli altri, Abiu,
Eleazaro e Itamar.
3 Essi erano stati consacrati
sacerdoti con il rito dell'unzione ed esercitavano il sacerdozio.
4 Ma Nadab e Abiu erano morti mentre, nel
deserto, presentavano al Signore un'offerta di profumo non conforme al suo
volere. Essi non avevano figli, perciò erano rimasti soltanto Eleazaro e
Itamar a esercitare la funzione di sacerdoti insieme con il loro padre
Aronne.
5 Il Signore disse a Mosè:
6 «Fa' venire i discendenti di Levi e
mettili a disposizione del sacerdote Aronne, per dargli un aiuto.
7 Eserciteranno il loro ministero davanti alla
tenda dell'incontro a disposizione di Aronne e di tutta la comunità
d'Israele; faranno servizio per l'Abitazione sacra.
8 Si occuperanno degli accessori della tenda e
svolgeranno, al servizio degli Israeliti, i compiti relativi all'Abitazione.
9 Metterai i leviti a disposizione di Aronne e
dei suoi figli; essi saranno assegnati al loro servizio in nome degli altri
Israeliti
10 Soltanto ad Aronne e ai suoi figli
riserverai l'esercizio delle funzioni sacerdotali. Se qualcun altro
compirà le loro funzioni, dovrà essere messo a
morte».
11 Il Signore disse ancora a
Mosè
12 «Ho scelto i leviti fra tutti
gli altri Israeliti. Essi sono al mio servizio, al posto di tutti i primogeniti
del popolo d'Israele
13 Dal giorno in cui ho
fatto morire tutti i primogeniti degli Egiziani, ho riservato per me tutti i
figli primogeniti d'Israele e anche i primi parti degli animali. Essi mi
appartengono: io sono il Signore».
PRIMO CENSIMENTO DELLA TRIBÙ DI LEVI
14 Nel deserto del Sinai il
Signore disse a Mosè:
15 «Fa' il
censimento della tribù di Levi per gruppi e per famiglie; registra tutti
i maschi, da un mese di vita in su».
16
Mosè eseguì l'ordine dato dal Signore.
17 I figli di Levi si chiamavano Gherson, Keat e
Merari
18 Libni e Simei, i figli di Gherson,
furono i capostipiti dei gruppi che portano il loro
nome
19 Così pure Amram, Izear, Ebron e
Uzziel, i figli di Keat, furono capostipiti dei propri gruppi.
20 Anche Macli e Musi, i figli di Merari, furono
capostipiti dei propri gruppi. Tutti questi uomini hanno dato origine ai gruppi
della tribù di Levi.
21 Gherson fu il
capostipite dei Ghersoniti, che erano suddivisi in due gruppi: i Libniti e i
Simeiti.
22 Al loro censimento i maschi, da un
mese di vita in su, erano settemilacinquecento.
23 I gruppi dei Ghersoniti si accampavano dietro
all'Abitazione, a ovest.
24 Avevano come capo
Eliasaf, figlio di Lael.
25 I Ghersoniti si
occupavano delle parti seguenti della tenda dell'incontro: della tenda interna,
di quella esterna e di quella per la copertura, dei tendaggi della porta
d'ingresso,
26 dei tendaggi del cortile, del
tendaggio per la porta del cortile che circondava l'Abitazione e dell'altare,
inoltre delle corde della tenda. Questi erano i loro
incarichi.
27 Keat fu il capostipite dei Keatiti,
che erano suddivisi in quattro gruppi: gli Amramiti, gli Izeariti, gli Ebroniti
e gli Uzzieliti.
28 Al loro censimento i maschi,
da un mese di vita in su, erano ottomilaseicento. Essi erano incaricati della
cura degli oggetti sacri.
29 I gruppi dei
Keatiti si accampavano a fianco dell'Abitazione, a sud.
30 Avevano come capo Elisafan, figlio di Uzziel.
31 I Keatiti si occupavano dell'arca, della
tavola per i pani, del candelabro, degli altari, degli oggetti che vi venivano
utilizzati e del tendaggio che divideva in due parti la tenda. Questi erano i
loro incarichi.
32 Il capo supremo responsabile
dei leviti era Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne: egli sorvegliava tutti gli
addetti al servizio del santuario.
33 Merari fu
il capostipite dei Merariti, che erano suddivisi in due gruppi: i Macliti e i
Musiti.
34 Al loro censimento i maschi, da un
mese di vita in su, erano seimiladuecento.
35
Avevano come capo Suriel, figlio di Abicail. Si accampavano a fianco
dell'Abitazione, a nord.
36 I Merariti si
occupavano delle assi dell'Abitazione, delle sue traverse, delle colonne, delle
basi e di tutti gli altri accessori. Questi erano i loro incarichi.
37 Si occupavano anche delle colonne e delle
basi che delimitavano il cortile, e inoltre dei picchetti e delle
corde.
38 Mosè, Aronne e i suoi figli si
accampavano di fronte all'ingresso della tenda dell'incontro, a est. Erano
incaricati del servizio del santuario, in nome degli Israeliti. Se qualcun altro
avesse voluto compiere le loro funzioni, sarebbe stato messo a
morte.
39 Il totale dei leviti maschi, da un mese
di vita in su, registrati nel censimento era dunque ventiduemila. Il censimento
fu fatto gruppo per gruppo, da Mosè e da Aronne, per ordine del
Signore.
RISCATTO DEI PRIMOGENITI
40 Il Signore disse a
Mosè: «Fate il censimento di tutti i figli primogeniti degli
Israeliti da un mese di vita in su. Compilate un elenco con tutti i loro nomi.
41 Poi, conterai a parte i leviti. Essi
apparterranno a me, il Signore, al posto di tutti i primogeniti del popolo
d'Israele. Assegnerai a me il bestiame dei leviti, al posto dei primi parti del
bestiame degli Israeliti».
42 Secondo
l'ordine dato dal Signore, Mosè fece il censimento di tutti i figli
primogeniti del popolo d'Israele,
43 da un mese
di vita in su. Il loro totale, dalle liste dei nomi, fu di
ventiduemiladuecentosettantatré.
44 Il
Signore disse a Mosè:
45 «Conta a
parte i leviti: essi apparterranno a me, al posto dei figli primogeniti del
popolo d'Israele. Riserva a me anche il bestiame dei leviti, al posto dei primi
parti del bestiame degli Israeliti. Io sono il Signore.
46 Però resteranno ancora da riscattare
duecentosettantatré primogeniti degli Israeliti in soprappiù
rispetto al totale dei leviti.
47 Per ciascuno
di loro fisserai la tariffa di cinque pezzi d'argento, conformi alla moneta
ufficiale del santuario, la cui unità di base è di dieci grammi.
48 Consegnerai il denaro ricavato ad Aronne e ai
suoi figli; così saranno riscattati i primogeniti in
soprappiù».
49 Mosè raccolse
il denaro destinato al riscatto dei primogeniti, che non erano sostituiti da
leviti.
50 Dai primogeniti del popolo d'Israele
raccolse in tutto milletrecentosessantacinque monete d'argento, conformi alla
moneta ufficiale del santuario.
51 Mosè
consegnò il denaro del riscatto ad Aronne e ai suoi figli, come il
Signore gli aveva ordinato.
CAPITOLO
4
SUDDIVISIONE DEGLI INCARICHI DEI LEVITI
a) Il gruppo di
Keat
1 Il Signore disse a Mosè e ad
Aronne:
2 «Compilate l'elenco dei leviti
discendenti da Keat, divisi per gruppi e per famiglie.
3 Registrate tutti gli uomini, dai trenta ai
cinquant'anni: saranno arruolati per prestare servizio alla tenda dell'incontro.
4 Saranno responsabili degli oggetti più
sacri.
5 Quando gli Israeliti dovranno mettersi
in marcia, Aronne e i suoi figli verranno a staccare il tendaggio che divide in
due parti la tenda. Con esso avvolgeranno l'arca sacra, dove sono custoditi gli
insegnamenti del Signore.
6 Poi la copriranno
con una coperta di pelli di tasso. Vi stenderanno sopra un drappo di lana viola
e metteranno a posto le stanghe che servono per il trasporto
dell'arca
7 Stenderanno un altro drappo di lana
viola sulla tavola dove sono offerti i pani e vi poseranno sopra tutte le
stoviglie: i piatti, le coppe, le anfore e le tazze per le offerte di vino; ci
saranno sempre i pani offerti.
8 Vi stenderanno
sopra un drappo di lana scarlatta, copriranno tutto con una coperta di pelli di
tasso e metteranno a posto le stanghe che servono a trasportare la tavola.
9 Prenderanno della stoffa viola, per coprire il
candelabro con le sue lampade e tutti i suoi accessori: gli smoccolatoi, i
portacenere e i vasetti con l'olio per alimentare la
fiamma
10 Metteranno tutto in una coperta di
pelli di tasso e lo caricheranno su una portantina.
11 Poi stenderanno sull'altare d'oro un drappo
di stoffa viola, lo copriranno con una coperta di pelli di tasso e vi metteranno
le stanghe per il trasporto
12 Raccoglieranno
tutti gli oggetti usati per il servizio nel santuario e li avvolgeranno in una
stoffa viola; copriranno tutto con una coperta di pelli di tasso e caricheranno
ogni cosa su una portantina
13 Toglieranno la
cenere dall'altare per i sacrifici e vi stenderanno sopra un drappo di stoffa
rossa
14 vi poseranno tutti gli oggetti usati per
i sacrifici: i bracieri, le forchette, le pale, i vasi per l'aspersione.
Stenderanno su tutto una coperta di pelli di tasso e vi metteranno le stanghe
per il trasporto.
15 All'ora della partenza i
discendenti di Keat verranno a prendere gli oggetti sacri e i loro accessori, ma
soltanto dopo che Aronne e i suoi figli avranno finito di avvolgerli.
Così i Keatiti non toccheranno direttamente nessun oggetto sacro e quindi
non correranno il rischio di morire. I discendenti di Keat saranno incaricati di
questo lavoro per la tenda dell'incontro.
16
«Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, si occuperà dell'olio per le
lampade, dell'incenso da bruciare, delle offerte vegetali quotidiane e dell'olio
per il rito dell'unzione; inoltre avrà il compito di sorvegliare
l'Abitazione e tutto quel che vi è contenuto: sia gli oggetti, sia gli
accessori».
17 Il Signore disse ancora a
Mosè e ad Aronne
18 «Fate attenzione
che fra i leviti non si estinguano i gruppi dei
Keatiti
19 Poiché corrono il rischio di
morire al contatto con gli oggetti sacri, farete così: Aronne, tu e i
tuoi figli accompagnerete personalmente ciascun Keatita al proprio posto e gli
indicherete il lavoro da fare o l'oggetto da trasportare.
20 Così i Keatiti non vedranno nemmeno
per un solo istante gli oggetti sacri, altrimenti
morirebbero.
b) Il gruppo di
Gherson
21 Poi il Signore disse a Mosè:
22 «Compilate anche l'elenco dei
discendenti di Gherson, divisi per gruppi e per famiglie.
23 Registrate tutti gli uomini, dai trenta ai
cinquant'anni: saranno arruolati per prestare servizio alla tenda dell'incontro.
24 Ecco i lavori dei quali saranno incaricati:
25 trasporteranno i teli dell'Abitazione e la
tenda dell'incontro, i drappi per la sua copertura e la coperta di pelli di
tasso, i tendaggi della porta d'ingresso,
26 i
tendaggi del cortile e il tendaggio per la porta del cortile che circonda
l'Abitazione e l'altare, inoltre le corde e tutti gli accessori necessari al
loro impianto e gli attrezzi che usano nel loro lavoro.
27 Il gruppo dei discendenti di Gherson
svolgerà i compiti assegnati sotto la direzione di Aronne e dei suoi
figli, sia per gli oggetti da portare, sia per i lavori da eseguire. Aronne e i
suoi figli indicheranno quel che devono fare e gli oggetti da portare.
28 Questi sono gli incarichi dei discendenti di
Gherson nella tenda dell'incontro. Itamar, figlio del sacerdote Aronne,
controllerà il lavoro».
c) Il gruppo
di Merari
29 Il Signore disse ancora a
Mosè: «Compila allo stesso modo l'elenco dei discendenti di Merari,
divisi per gruppi e per famiglie.
30 Registrerai
tutti gli uomini, dai trenta ai cinquant'anni: saranno arruolati per prestare
servizio nella tenda dell'incontro.
31 Avranno
il compito di trasportare le assi dell'Abitazione, le traverse, le colonne e le
basi,
32 le colonne del cortile con le loro
basi, i picchetti e le corde e tutti gli attrezzi dei quali si serviranno. I
sacerdoti faranno la lista dettagliata degli oggetti che ciascuno di loro
dovrà trasportare.
33 Questi sono gli
incarichi dei discendenti di Merari nella tenda dell'incontro. Itamar, figlio
del sacerdote Aronne, controllerà il
lavoro».
CENSIMENTO DEI LEVITI IN SERVIZIO
34-49 Mosè, Aronne e i
capi della comunità d'Israele fecero il censimento di tutti i leviti
discendenti da Keat, da Gherson e da Merari, divisi secondo i loro gruppi e le
loro famiglie, compresi nell'età dai trenta ai cinquant'anni. Essi furono
registrati negli elenchi degli uomini arruolati, per prestare servizio nella
tenda dell'incontro. Da questo censimento, fatto secondo l'ordine trasmesso dal
Signore per mezzo di Mosè, si ebbero i dati
seguenti:
discendenti di Keat: 2.750
uomini;
discendenti di Gherson: 2.630
uomini;
discendenti di Merari: 3.200
uomini.
Il totale di tutti i leviti allora
registrati fu dunque di 8.580 uomini.
A ciascuno
di loro fu indicato personalmente il lavoro da eseguire o gli oggetti da
trasportare, come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
CAPITOLO
5
SEPARARE LE PERSONE IN STATO DI IMPURITÀ RITUALE
1 Il Signore disse a
Mosè:
2 «Comanda agli Israeliti di
mandar via dall'accampamento tutti quelli che si trovano in stato di
impurità rituale, perché colpiti dalla lebbra o da un'infezione
agli organi genitali o perché hanno toccato un cadavere.
3 Dovrete tenerli separati, lontano da voi,
siano uomini, siano donne, se non sia contaminato l'accampamento, dove io sono
presente in mezzo a voi».
4 Gli Israeliti
eseguirono l'ordine dato dal Signore a Mosè e fecero allontanare
dall'accampamento tutti quelli che si trovavano in stato di impurità
rituale.
RIPARAZIONE DEI DANNI FATTI
5 Poi il Signore disse a
Mosè
6 di comunicare agli Israeliti queste
prescrizioni: «Se un uomo o una donna reca danno a qualcun altro, si rende
colpevole di una colpa grave nei confronti del Signore.
7 Deve pertanto riconoscere la colpa commessa e
restituire l'oggetto sottratto al legittimo proprietario; gli darà poi in
aggiunta un quinto del valore del danno arrecato.
8 Se il proprietario è morto, senza
lasciare nessun parente prossimo al quale si possa riparare il danno, la
restituzione va fatta al Signore e per questo sarà consegnata al
sacerdote. Il colpevole dovrà anche offrire in riparazione un capro
perché il sacerdote compia in suo favore il sacrificio per il perdono dei
peccati.
9 «La parte prelevata dalle offerte
sacre presentate dagli Israeliti apparterrà al
sacerdote
10 Quel che ciascuno consacra al
Signore spetta al sacerdote; al sacerdote appartiene anche quel che ciascuno gli
dà».
NORME IN CASO DI SOSPETTO ADULTERIO
11 Il Signore disse a
Mos
12 di comunicare agli Israeliti queste
prescrizioni:
«Supponiamo che una donna
sposata si sia comportata male e sia stata infedele a suo
marito
13 Per aver avuto di nascosto rapporti con
un altro uomo si è disonorata. Suo marito non ha nessuna prova,
perché non ci sono stati testimoni dell'adulterio e nessuno l'ha colta
sul fatto
14 tuttavia il marito la sospetta di
infedeltà. Può anche capitare un altro caso: un uomo sospetta che
sua moglie si sia disonorata, mentre non c'è stato nulla.
15 In tutti e due i casi, l'uomo condurrà
sua moglie dal sacerdote e porterà l'offerta dovuta in questa occasione,
ossia due chili di farina d'orzo. Ma non verserà olio sulla farina
né vi aggiungerà nemmeno l'incenso, perché si tratta di
un'offerta fatta a causa di un sospetto, per una colpa che vuole
denunziare.
16 «Il sacerdote condurrà
la donna alla presenza del Signore.
17
Prenderà dell'acqua santa, in un'anfora di argilla; raccoglierà un
po' di polvere dal pavimento dell'Abitazione e la getterà
nell'acqua
18 Poi, alla presenza del Signore, il
sacerdote toglierà il velo dal capo della donna e le metterà in
mano le offerte di denunzia del peccato, portate dal marito a causa del sospetto
che ha. Il sacerdote terrà in mano l'acqua amara che rende maledetti i
colpevoli
19 ed esigerà dalla donna di
prestare giuramento, e le dirà: "Se non è vero che un altro uomo
ha avuto rapporti con te, se non ti sei disonorata e non hai tradito tuo marito,
quest'acqua amara non ti farà alcun male.
20 Ma sarà diversamente se ti sei davvero
disonorata, hai tradito tuo marito e hai avuto rapporti con un altro
uomo"
21 Il sacerdote farà prestare alla
donna il giuramento con il quale si attira la maledizione e proseguirà
con queste parole: "Il Signore ti castighi: ti renda sterile e faccia gonfiare
il tuo ventre; i tuoi concittadini ti portino come esempio quando scagliano
maledizioni!
22 Quest'acqua di maledizione
penetri dentro i tuoi intestini, faccia gonfiare il tuo ventre e ti renda
sterile". La donna risponderà: "Amen: avvenga come hai
detto!".
23 «Il sacerdote scriverà
questa formula di maledizione su un foglio e lo immergerà nell'acqua
amara per cancellarvi le parole.
24 Prima di dar
da bere alla donna l'acqua amara della maledizione, che penetrando in lei le
lascerà la bocca amara,
25 il sacerdote
prenderà dalle sue mani l'offerta portata dal marito a causa del suo
sospetto, la presenterà con il gesto rituale al Signore e la
porterà verso l'altare.
26
Prenderà un pugno di farina, e lo farà bruciare sull'altare come
memoriale. Poi farà bere l'acqua alla donna.
27 Quando essa avrà bevuto l'acqua,
accadrà questo: se si è davvero disonorata e ha tradito suo
marito, l'acqua amara della maledizione penetrerà nei suoi intestini,
farà gonfiare il suo ventre, ed essa diventerà sterile; i suoi
concittadini la porteranno come esempio quando pronunzieranno maledizioni.
28 Ma se invece la donna è innocente e
non ha nessuna colpa, non le capiterà niente, e potrà ancora avere
figli.
29 «Questa legge sulla gelosia
riguarda la donna infedele, che si è disonorata tradendo suo
marito
30 e anche quella soltanto sospettata dal
marito geloso. L'uomo farà comparire sua moglie alla presenza del
Signore, e il sacerdote eseguirà tutte le prescrizioni di questo rito.
31 Allora il marito non avrà nessuna
colpa; la donna invece, se è colpevole, ne subirà le
conseguenze».
CAPITOLO
6
NORME PER CHI SI CONSACRA A DIO
1 Il Signore disse a
Mosè
2 di comunicare a gli Israeliti
queste prescrizioni:
«Se qualcuno, uomo o
donna, si impegnerà con una promessa al Signore di vivere come nazireo e
si consacrerà così per un determinato periodo al Signore,
3 non dovrà bere né vino né
alcoolici, né birra né bevande prodotte con il succo dell'uva,
anzi non potrà mangiare né uva fresca né uva passa.
4 Per tutta la durata della promessa non
dovrà mangiare niente di quel che proviene dalla vite, nemmeno acini
acerbi o bucce d'uva.
5 Durante tutto questo
tempo non dovrà farsi tagliare i capelli. Egli è consacrato al
servizio del Signore: dovrà quindi lasciar crescere liberamente i capelli
fino al termine del periodo fissato.
6
Finché dura la sua promessa di consacrazione al Signore, non dovrà
avvicinarsi al cadavere di una persona,
7 e non
gli sarà consentito di rendersi ritualmente impuro, nemmeno per
avvicinarsi al cadavere di suo padre o di sua madre, di un fratello o di una
sorella. Egli appartiene al Signore e la sua capigliatura ne è il segno.
8 Egli si è consacrato al Signore per
tutto il tempo fissato con la sua promessa.
9 Se
qualcuno muore all'improvviso accanto a lui, la sua capigliatura, segno della
sua consacrazione, resta profanata da questo contatto impuro. Dopo sette giorni
egli dovrà compiere un rito di purificazione e radersi completamente il
capo.
10 Il giorno seguente si recherà
all'ingresso della tenda dell'incontro e porterà al sacerdote due tortore
o due colombi.
11 Il sacerdote offrirà
uno degli uccelli in sacrificio per il perdono e l'altro come sacrificio
completo. Poi compirà in suo favore la cerimonia di purificazione per la
colpa, nella quale è incorso per il contatto con il cadavere. Quel giorno
egli sarà di nuovo in grado di consacrarsi:
12 così ricomincerà da capo il
periodo della sua consacrazione come nazireo e offrirà un agnello di un
anno come sacrificio di riparazione. Il periodo precedente non conterà,
perché è stato interrotto e
profanato.
13 «Queste sono le prescrizioni
rituali riguardo a chi si è consacrato al Signore come nazireo: quando
giungerà il termine del periodo stabilito, sarà accompagnato
all'ingresso della tenda dell'incontro.
14
Porterà in dono al Signore tre animali senza difetti: un agnello di un
anno per il sacrificio completo, un'agnellina di un anno destinata al sacrificio
per ottenere il perdono e un montone destinato al sacrificio per il banchetto
sacro.
15 Porterà anche una cesta di
focacce all'olio senza lievito, di schiacciate senza lievito spalmate d'olio, e
le offerte di farina e di vino prescritte per i sacrifici.
16 Il sacerdote presenterà queste offerte
al Signore e offrirà il sacrificio per il perdono e il sacrificio
completo
17 poi offrirà il montone del
sacrificio per il banchetto sacro con la cesta delle focacce senza lievito e
infine presenterà al Signore le offerte di farina e di
vino
18 A quel punto il nazireo si raderà
i capelli all'ingresso della tenda dell'incontro e getterà i capelli sul
fuoco, dove brucerà il montone del sacrificio per il banchetto
sacro
19 Il sacerdote prenderà allora la
spalla del montone che avrà fatto cuocere, e, dalla cesta, una focaccia
senza lievito e una schiacciata e le metterà in mano all'uomo che si
è rasato il capo.
20 Il sacerdote, in
seguito, li presenterà al Signore con il gesto rituale. Queste offerte
spettano al sacerdote in aggiunta al petto e alla spalla degli animali
sacrificati, che gli sono riservate come parti sacre. Da allora quell'uomo
potrà di nuovo bere vino.
21 «Queste
sono le prescrizioni riguardo a chi si consacra al Signore come nazireo, e
queste sono le offerte che deve portargli. Se egli è in grado di
aggiungere altri doni, sarà libero di farlo; ma in ogni evenienza
dovrà offrire quel che ha promesso e rispettare le prescrizioni rituali
dell'impegno che si è preso».
FORMULA DI BENEDIZIONE
22 Il Signore disse a
Mosè
23 di comunicare ad Aronne e ai suoi
figli: «Queste sono le parole con le quali benedirete il popolo
d'Israele:
24 Il Signore ti benedica e vegli su
di te!
25 Il Signore ti sorrida con
bontà
e ti conceda i suoi
doni.
26 Il Signore posi su di te il suo
sguardo
e ti dia pace e
felicità.
27 «I sacerdoti
pronunzieranno il mio nome
sul popolo d'Israele,
e io li benedirò».
CAPITOLO
7
I CARRI OFFERTI PER IL TRASPORTO DELLA TENDA DELL'INCONTRO
1 Il giorno in cui Mosè
concluse i lavori di costruzione dell'Abitazione, la consacrò con questo
rito: versò su di essa e sui suoi accessori l'olio dell'unzione. Poi
consacrò anche l'altare e tutti i suoi accessori.
2 Allora si presentarono i capifamiglia,
responsabili delle tribù d'Israele. Erano le stesse persone che avevano
prestato il loro aiuto per il censimento.
3 Essi
portarono in dono al Signore sei carri dotati di una copertura di riparo e sei
paia di buoi: un carro ogni due capifamiglia e un bue per ciascuno, e li
condussero davanti all'Abitazione.
4 Il Signore
disse a Mosè:
5 «Accetta pure i loro
doni. Essi serviranno per svolgere i lavori di trasporto della tenda
dell'incontro. Li assegnerai ai leviti e li distribuirai ai vari gruppi tenendo
conto del loro incarico».
6 Mosè
accettò i carri e i buoi e li assegnò ai leviti:
7 diede due carri e due paia di buoi al gruppo
dei discendenti di Gherson, per facilitare il loro lavoro;
8 diede quattro carri e quattro paia di buoi al
gruppo dei discendenti di Merari, per facilitare il lavoro che svolgevano sotto
la direzione di Itamar, figlio del sacerdote Aronne.
9 Invece non assegnò né carri
né buoi al gruppo dei discendenti di Keat, che erano incaricati degli
oggetti sacri e dovevano portarli a spalla.
OFFERTE PER L'INAUGURAZIONE DELL'ALTARE
10 Il giorno in cui fu
consacrato l'altare con il rito dell'unzione, i capifamiglia portarono davanti
all'altare altri doni per la sua inaugurazione.
11 Il Signore disse a Mosè: «I
capifamiglia verranno a portare i loro doni per la dedicazione dell'altare a
turno: uno al giorno».
12-83 Essi si
presentarono in quest'ordine:
il primo giorno
Nacason, figlio di Amminadab, della tribù di
Giuda.
Il secondo giorno Netaneel, figlio di
Zuar, della tribù di Issacar.
Il terzo
giorno Eliab, figlio di Chelon, della tribù di
Zabulon.
Il quarto giorno Elizur, figlio di
Sedeur, della tribù di Ruben.
Il quinto
giorno Selumiel, figlio di Zurisaddai, della tribù di
Simeone.
Il sesto giorno Eliasaf, figlio di
Deuel, della tribù di Gad.
Il settimo
giorno Elisama, figlio di Ammiud, della tribù di
Efraim.
L'ottavo giorno Gamliel, figlio di
Pedazur, della tribù di Manasse.
Il nono
giorno Abidan figlio di Ghideoni, della tribù di
Beniamino.
Il decimo giorno Achiezer, figlio di
Ammisaddai, della tribù di
Dan.
L'undicesimo giorno Paghiel, figlio di
Ocran, della tribù di Aser.
Il dodicesimo
giorno Achira, figlio di Enan della tribù di
Neftali.
Ciascuno portò questi
doni:
- un piatto d'argento del peso di un chilo
e trecento grammi, conforme all'unità di peso ufficiale del santuario, e
un vassoio d'argento del peso di settecento grammi. Questi recipienti erano
pieni di farina mescolata con olio destinata
all'offerta;
- una coppa d'oro, del peso di cento
grammi, piena di incenso;
- un toro, un montone e
un agnello di un anno, per sacrifici completi;
-
un capro destinato al sacrificio, per ottenere il
perdono;
- un paio di vitelli, cinque montoni,
cinque capri e cinque agnelli di un anno, destinati al sacrificio per il
banchetto sacro.
84 I doni portati dai
capifamiglia del popolo d'Israele in occasione della consacrazione dell'altare
furono in totale: dodici piatti d'argento, dodici vassoi d'argento e dodici
coppe d'oro.
85 Ciascun piatto pesava un chilo e
trecento grammi; ciascun vassoio settecento grammi; il loro peso complessivo era
di ventiquattro chilogrammi d'argento, conformi al peso ufficiale del santuario.
86 Ciascuna coppa d'oro era di cento grammi; il
peso complessivo di tutte e dodici era quindi di un chilo e duecento grammi.
Esse erano piene di incenso.
87 C'erano poi in
totale dodici tori, dodici montoni e dodici agnelli, per sacrifici completi,
accompagnati dall'offerta prescritta; c'erano inoltre dodici capri destinati ai
sacrifici, per ottenere il perdono;
88
ventiquattro tori, sessanta montoni, sessanta capri e sessanta agnelli di un
anno, destinati ai sacrifici per il banchetto sacro. Questi furono i doni
portati per l'inaugurazione dell'altare dopo la sua
consacrazione.
DIO PARLA A MOSÈ NELLA TENDA DELL'INCONTRO
89 Quando Mosè entrava
nella tenda dell'incontro per parlare con il Signore, ne sentiva la voce. Essa
proveniva dallo spazio che si trovava tra le statue dei due cherubini, situati
sul coperchio dell'arca, dove erano custoditi gli insegnamenti del Signore. E
Mosè parlava con il
Signore.
CAPITOLO
8
PREPARAZIONE DEL CANDELABRO
1 Il Signore disse a
Mosè
2 di comunicare ad Aronne
quest'ordine: «Quando accenderai le sette lampade, procura che facciano
luce verso la parte anteriore del
candelabro».
3 Aronne ubbidì
all'ordine del Signore, trasmesso da Mosè, e quando pose le lampade, si
prese cura che facessero luce verso la parte anteriore del candelabro.
4 Il candelabro era interamente d'oro battuto,
dalla base all'estremità dei bracci. Esso era stato costruito in tutto,
secondo il modello che il Signore aveva mostrato a
Mosè.
RITO DI CONSACRAZIONE DEI LEVITI
5 Il Signore disse a
Mosè:
6 «Separa i leviti dagli altri
Israeliti per purificarli.
7 Il rito si
svolgerà così: tu li aspergerai con l'acqua della purificazione,
poi essi si raderanno tutto il corpo e si laveranno i vestiti: così
saranno purificati.
8 Poi prenderanno un toro
insieme con un offerta di farina mescolata con olio. Tu prenderai un altro toro,
destinato al sacrificio, per ottenere il perdono.
9 Radunerai tutta la comunità d'Israele e
farai venire i leviti davanti alla tenda
dell'incontro
10 Là, alla mia presenza,
gli Israeliti poseranno le loro mani sui leviti.
11 Aronne consacrerà a me i leviti con il
gesto di presentazione, perché restino al mio servizio in nome degli
altri Israeliti.
12 I leviti poseranno le loro
mani sulla testa dei due tori, e Aronne ne offrirà uno come sacrificio
per il perdono e l'altro come sacrificio completo. Poi compirà in loro
favore la cerimonia di purificazione.
13 Tu
presenterai i leviti davanti ad Aronne e ai suoi figli e li consacrerai a
me
14 Così separerai i leviti dagli altri
Israeliti, ed essi apparterranno a me
15 Da quel
momento i leviti potranno esercitare il loro ministero nella tenda
dell'incontro. Tu purificherai i leviti e li consacrerai a me:
16 essi saranno a mia disposizione come
rappresentanti degli altri Israeliti. Io li ho riservati per me, al posto dei
primogeniti del popolo d'Israele
17 Difatti tutti
i primogeniti del popolo e tutti i primi parti del suo bestiame appartengono a
me. Dal giorno in cui ho fatto morire tutti i primogeniti degli Egiziani, ho
riservato come mia proprietà i primogeniti degli Israeliti.
18 Ma, al loro posto, ho scelto per me i
leviti
19 e li metto completamente a disposizione
di Aronne e dei suoi figli, come rappresentanti degli altri Israeliti. Essi
eserciteranno il loro ministero al servizio degli altri Israeliti nella tenda
dell'incontro e compiranno perciò in loro favore il sacrificio per il
perdono. Così, io non dovrò più punire quegli Israeliti che
venissero troppo vicino al santuario».
20
Mosè, Aronne e tutta la comunità d'Israele eseguirono con cura gli
ordini che il Signore aveva dato a Mosè riguardo ai
leviti
21 I leviti si purificarono e lavarono i
propri vestiti. Poi Aronne li consacrò alla presenza del Signore e
compì in loro favore la cerimonia per il perdono e per la purificazione.
22 In seguito i leviti cominciarono a esercitare
il loro ministero nella tenda dell'incontro, sotto la direzione di Aronne e dei
suoi figli. Così furono eseguiti gli ordini che il Signore aveva dato a
Mosè riguardo ai leviti.
LIMITI D'ETÀ PER IL SERVIZIO DEI LEVITI
23 Il Signore disse ancora a
Mosè:
24 «I leviti incominceranno a
prestare servizio nella tenda dell'incontro, a partire dall'età di
venticinque anni.
25 A cinquant'anni lasceranno
il servizio e non avranno più incarichi.
26 Potranno aiutare i leviti in servizio nei
loro compiti, ma non avranno più mansioni proprie. Queste sono le
disposizioni che darai sul servizio dei
leviti».
CAPITOLO
9
LA DATA DELLA PASQUA
1 Il primo mese dell'anno dopo
che gli Israeliti avevano lasciato l'Egitto, il Signore parlò a
Mosè nella regione desertica del Sinai. Gli disse:
2 «Gli Israeliti celebreranno la festa di
Pasqua alla data fissata.
3 La celebrerete
dunque il giorno quattordici di questo mese verso sera e seguirete le leggi e le
norme che la riguardano».
4 Mosè
comunicò quell'ordine agli Israeliti.
5
Essi celebrarono la Pasqua alla sera del quattordici del primo mese, nel deserto
del Sinai. Gli Israeliti seguirono con cura le indicazioni che il Signore aveva
dato a Mosè.
6 Ma quel giorno alcuni
uomini erano stati a contatto con un cadavere. Si trovavano quindi in stato di
impurità rituale e perciò non potevano celebrare la Pasqua. Essi
allora si recarono da Mosè e da Aronne,
7
e dissero a Mosè:
- Noi siamo in stato di
impurità rituale, per il contatto con un cadavere. Poiché
c'è una data fissata, saremo impediti di portare la nostra offerta al
Signore come tutti gli altri Israeliti?
8
Mosè rispose:
- Aspettate fino a quando
non saprò che cosa il Signore ordina di fare riguardo a
voi.
9 Il Signore disse a
Mosè
10 di comunicare agli Israeliti
queste prescrizioni: «Se oggi tra voi, o in futuro, tra i vostri
discendenti, alcuni Israeliti saranno in stato di impurità rituale per il
contatto con un cadavere oppure faranno un viaggio lontano nella data fissata
per la celebrazione della Pasqua in mio onore,
11 essi potranno celebrare ugualmente la festa,
ma lo dovranno fare la sera del quattordici del secondo mese dell'anno:
mangeranno l'agnello del sacrificio pasquale con il pane senza lievito e con le
erbe amare
12 Non lasceranno avanzare niente per
il mattino dopo e non dovranno spezzare le ossa dell'animale. Seguiranno
fedelmente la legge sulla Pasqua
13 Se
però qualcuno trascurerà la celebrazione della Pasqua alla data
fissata, senza essere né in stato di impurità rituale né in
viaggio, egli dovrà essere escluso dal popolo d'Israele: poiché
non mi porta la sua offerta al momento giusto, sarà colpevole e
dovrà subirne le conseguenze.
14 Inoltre,
se stranieri residenti nella vostra terra vorranno celebrare la Pasqua in mio
onore, dovranno seguire le stesse prescrizioni. Ci sarà un unico e
identico rito per tutti, sia per gli Israeliti, sia per gli
stranieri».
LA NUBE DI FUMO SOPRA L'ABITAZIONE SACRA
15 Il giorno nel quale fu
costruita l'Abitazione, che è la tenda dove erano custoditi gli
insegnamenti del Signore, la nube venne a coprirla. Verso sera la nube
diventò luminosa come fuoco e restò così fino al
mattino
16 Da allora continuò ad accadere
questo fatto: la nube copriva la tenda e di notte diventava
luminosa.
17 Ogni volta che la nube si alzava
sopra la tenda sacra, gli Israeliti toglievano l'accampamento e andavano a
stabilirsi là dove essa si fermava
18
Così, gli Israeliti toglievano l'accampamento su ordine del Signore e lo
fissavano di nuovo sempre dietro suo ordine. Finché la nube rimaneva
sull'Abitazione, non spostavano l'accampamento.
19 Se la nube rimaneva a lungo sull'Abitazione,
gli Israeliti ubbidivano alle indicazioni del Signore e aspettavano a partire.
20 Se vi restava soltanto pochi giorni,
fissavano l'accampamento e poi, secondo l'ordine del Signore, lo toglievano.
21 Qualche volta la nube restava nello stesso
posto soltanto dalla sera al mattino seguente, oppure per un giorno e una notte.
Appena essa si alzava, gli Israeliti si mettevano in marcia;
22 ma se essa restava sulla Abitazione per un
paio di giorni o per un mese oppure ancora più a lungo, gli Israeliti
facevano tappa e aspettavano a mettersi in marcia fino a quando la nube si
alzava.
23 Gli Israeliti facevano tappa o si
spostavano sempre soltanto su ordine del Signore. Compivano i loro lavori al
servizio del Signore secondo gli ordini dati dal Signore per mezzo di
Mosè.
CAPITOLO
10
DUE TROMBE PER DARE I SEGNALI
1 Il Signore disse a
Mosè:
2 «Fai fabbricare due trombe
d'argento battuto: ti serviranno per radunare gli Israeliti e per dare il
segnale di partenza dall'accampamento.
3 Quando
suoneranno le due trombe insieme tutta la comunità degli Israeliti si
radunerà attorno a te, davanti all'ingresso della tenda dell'incontro.
4 Se suonerà soltanto una tromba, si
raduneranno da te esclusivamente comandanti dell'esercito d'Israele.
5-6 Se il suono della tromba sarà
accompagnato da acclamazioni, sarà il segnale di partenza: al primo
segnale si metteranno in marcia le tribù accampate a est della tenda
dell'incontro; al secondo segnale partiranno le tribù accampate a sud.
7 Per radunare l'assemblea suoneranno la tromba
senza acclamazioni.
8 Saranno autorizzati a dare
i segnali con le trombe soltanto i sacerdoti figli di Aronne. Questa
disposizione vale per voi oggi e dovrà restare invariata per i vostri
discendenti in tutti i tempi.
9 «Quando
sarete giunti nella vostra terra, se dovrete partire in guerra contro i nemici
che vi attaccheranno, lancerete il grido di guerra e suonerete le trombe,
perché io mi ricordi di voi. Allora io, il Signore vostro Dio, vi
libererò dai nemici.
10 Nei giorni di
festa, il primo giorno di ogni mese e nelle altre solennità, voi
suonerete le trombe quando offrirete sacrifici completi e sacrifici per il
banchetto sacro: così io mi ricorderò di voi. Io sono il Signore
vostro Dio».
DAL SINAI AI CONFINI DEL TERRITORIO DI MOAB
IL POPOLO D'ISRAELE IN MARCIA
11
Il venti del secondo mese del secondo anno dopo che gli Israeliti avevano
lasciato l'Egitto, la nube si alzò sopra l'Abitazione, dove erano
custoditi gli insegnamenti del Signore
12 Gli
Israeliti si misero in marcia e lasciarono la regione desertica del Sinai. La
nube si fermò nel deserto di Paran.
13
Era la prima volta che il popolo d'Israele toglieva l'accampamento, secondo
l'ordine comunicato dal Signore per mezzo di
Mosè.
14 Il reparto raggruppato attorno
allo stendardo della tribù di Giuda fu il primo a partire. I soldati
della tribù di Giuda erano comandati da Nacason, figlio di
Amminadab
15 quelli della tribù di Issacar
da Netaneel, figlio di Zuar,
16 e quelli della
tribù di Zabulon da Eliab, figlio di
Chelon.
17 Nel frattempo fu smontata
l'Abitazione, e partirono i discendenti di Gherson e di Merari, che la
trasportavano.
18 Dopo di essi si mise in marcia
il reparto raggruppato attorno allo stendardo della tribù di Ruben. I
soldati della tribù di Ruben erano comandati da Elizur, figlio di
Sedeur
19 quelli della tribù di Simeone da
Selumiel, figlio di Zurisaddai,
20 e quelli
della tribù di Gad da Eliasaf, figlio di
Deuel.
21 Poi partirono i leviti discendenti da
Keat, che trasportavano gli oggetti sacri. Gli altri leviti dovevano montare
l'Abitazione prima dell'arrivo dei Keatiti.
22 In
seguito partì il reparto raggruppato attorno allo stendardo della
tribù di Efraim. I soldati della tribù di Efraim erano comandati
da Elisama, figlio di Ammiud;
23 quelli della
tribù di Manasse da Gamliel, figlio di Pedazur,
24 e quelli della tribù di Beniamino da
Abidan, figlio di Ghideoni.
25 Infine
partì il reparto raggruppato attorno allo stendardo della tribù di
Dan, che formava la retroguardia. I soldati della tribù di Dan erano
comandati da Achiezer, figlio di Ammisaddai;
26
quelli della tribù di Aser da Paghiel, figlio di Ocran,
27 e quelli della tribù di Neftali da
Achira, figlio di Enan.
28 I soldati Israeliti si
misero quindi in marcia nell'ordine stabilito.
MOSE' CERCA UNA GUIDA PER IL VIAGGIO
29 Mosè disse a Obab,
figlio di suo suocero Ietro, il Madianita:
- Noi
partiamo di qui, per andare nella terra che il Signore ha promesso di darci.
Vieni con noi, e ti faremo partecipe dei beni che il Signore ha promesso a
Israele.
30 - No, - rispose Obab, - preferisco
tornare nella mia terra, dalla mia famiglia.
31
Mosè riprese:
- Ti prego, non
abbandonarci. Tu conosci i posti nel deserto dove potremo far tappa e ci farai
da guida.
32 Se ci accompagnerai, noi ti faremo
partecipe di quei beni che il Signore ci
concederà.
33 Gli Israeliti lasciarono il
monte del Signore e marciarono per tre giorni. L'arca dell'alleanza del Signore
li precedeva, per trovare il posto dove fissare l'accampamento. 34 Di giorno,
quando gli Israeliti si mettevano in cammino, la nube li
copriva.
35 Alla partenza dell'arca, Mosè
diceva:
«Alzati, Signore, disperdi i tuoi
nemici! Metti in fuga i tuoi avversari!».
36
Quando l'arca si fermava, Mosè diceva: «Signore, ritorna al tuo
posto, tra i numerosi soldati
d'Israele!».
CAPITOLO
11
GLI ISRAELITI CASTIGATI A TABERA
1 Un giorno gli Israeliti si
lamentavano senza motivo contro il Signore, Al sentirli il Signore si
riempì di sdegno contro di loro e provocò un incendio, che
devastò una zona ai lati dell'accampamento.
2 Il popolo si mise a gridare e chiamò in
aiuto Mosè. Egli pregò il Signore per loro, e il fuoco si
spense.
3 Quella località fu chiamata
dagli Israeliti Tabera (incendio), appunto perché il Signore aveva
incendiato il loro accampamento.
IL POPOLO PROTESTA: VUOLE CARNE
4 Un altro giorno il gruppo di
stranieri, che si erano uniti al popolo d'Israele, fu preso da un gran desiderio
di mangiar carne. Anche gli Israeliti ripresero a lamentarsi e a dire:
«Avessimo almeno un po' di carne!
5 Vi
ricordate quel che mangiavamo in Egitto? Senza spendere un soldo avevamo pesce,
angurie, meloni, porri, cipolle e aglio!
6 Qui
non c'è più niente, e siamo già deperiti. Non si vede altro
che manna!».
7 La manna aveva la forma dei
semi di coriandolo e lo stesso colore della resina.
8-9 Essa si posava di notte sull'accampamento
insieme alla rugiada e, al mattino, il popolo andava in giro a raccoglierla. La
schiacciavano con due pietre da macina e la riducevano in polvere in un mortaio;
poi la cuocevano nelle pentole oppure facevano delle focacce. La manna aveva il
sapore delle focacce all'olio.
10 Mosè
sentì gli Israeliti lamentarsi e piangere, radunati in famiglia davanti
all'ingresso delle proprie tende. Il Signore si riempì di forte sdegno e
Mosè, preso da un gran dolore,
11 gli
domandò:
- Perché mi tratti
così? Perché non sei più benevolo con me e carichi sulle
mie spalle il peso di tutta questa gente
12 Non
l'ho voluto io questo popolo, non sono stato io a metterlo al mondo, eppure mi
ordini di portarlo in braccio, come una balia con un bambino, e di condurlo
nella terra che hai promesso ai suoi antenati
13
Dove vado a prendere carne per tutta questa gente che si lamenta e mi dice:
Dacci carne da mangiare
14 Non ce la faccio, io
da solo, a portare il peso di tutto questo popolo: è troppo per
me
15 Se vuoi proprio trattarmi in questo modo,
fammi morire! Allora manifesterai la tua bontà verso di me, e io non
dovrò più subire questa triste
sorte.
16 Il Signore rispose a
Mosè:
- Raduna settanta uomini stimati,
che tu conosci, tra gli anziani e i responsabili del popolo. Li condurrai alla
tenda dell'incontro, e si presenteranno alla mia presenza accanto a
te
17 Io interverrò per parlare con te.
Prenderò un po' dello spirito che ti ho dato, per effonderlo su di loro.
Così essi potranno aiutarti a portare il peso di questo popolo, e non
sarai più solo a farlo
18 Comunica al
popolo d'Israele quest'ordine: Preparatevi per domani con un rito di
purificazione. Avrete carne da mangiare, perché il Signore ve ne
darà
19 Ne avrete non soltanto per un
giorno o due, oppure per cinque o dieci o venti giorni,
20 ma per un mese intero, finché ne
avrete nausea, tanto che vi uscirà dal naso! Così sarete puniti,
perché avete rifiutato il Signore che abita in mezzo a voi, e vi siete
lamentati con lui di aver lasciato l'Egitto.
21
Mosè esclamò:
- Il popolo in marcia
con me conta non meno di seicentomila uomini. E tu prometti di dar loro da
mangiare carne per un mese?
22 Non sarebbe
sufficiente neanche ammazzare tutto il nostro bestiame; non basterebbe nemmeno
pescare tutti i pesci del mare!
23 Il Signore
rispose:
- Ma la potenza del mio braccio non
può arrivare a questo? Vedrai presto, se quel che ho detto, si
realizzerà o no!
DIO COMUNICA IL SUO SPIRITO A SETTANTA ANZIANI
24 Mosè andò a
comunicare al popolo d'Israele il messaggio del Signore. Poi radunò
settanta anziani e li fece disporre attorno alla tenda
sacra
25 Il Signore intervenne dalla nube e
parlò con Mosè. Prese un po' dello spirito che era su Mosè
per effonderlo su ciascuno dei settanta anziani. Appena lo spirito si
posò su di essi, cominciarono a parlare come profeti, ma poi
smisero.
26 Due uomini, uno di nome Eldad e
l'altro Medad, che erano nell'elenco dei settanta anziani, erano rimasti
nell'accampamento, invece di recarsi alla tenda. Lo spirito si posò anche
su di loro, e così, si misero a parlare come profeti in mezzo
all'accampamento.
27 Un ragazzo corse ad
avvertire Mosè.
- Eldad e Medad, - gli
disse, - stanno facendo i profeti in mezzo
all'accampamento.
28 Giosuè, figlio di
Nun, che fin da ragazzo era stato aiutante di Mosè,
disse:
- Mosè, mio signore, falli
smettere!
29 Ma Mosè
rispose:
- Sei geloso per me? Invece, volesse
davvero il Signore comunicare il suo spirito a tutto il popolo d'Israele, e
tutti diventassero profeti!
30 Allora Mosè
e i settanta anziani d'Israele tornarono
nell'accampamento.
LE QUAGLIE
31 Il Signore fece soffiare
dal mare un vento, che condusse stormi di quaglie e le abbatté
sull'accampamento. Ce n'erano attorno al campo per la distanza di un giorno di
cammino in tutte le direzioni, e coprivano il suolo fino a mucchi di circa un
metro.
32 Per raccogliere le quaglie il popolo
impiegò quel giorno, la notte e tutto il giorno seguente. Chi aveva
raccolto meno quaglie di tutti, ne aveva migliaia di chili. Gli Israeliti
distesero le quaglie intorno all'accampamento per farle seccare al sole.
33 Mentre avevano ancora quella carne sotto i
denti, prima di finire di masticarla, il Signore si riempì di sdegno
contro di loro e li colpì con una terribile epidemia.
34 Quella località fu chiamata
Kibrot-Taava (Tombe dell'Ingordigia), appunto perché là
seppellirono gli Israeliti ingordi di carne.
35
Da Kibrot-Taava il popolo d'Israele andò ad accamparsi a
Cazerot.
CAPITOLO
12
MIRIAM PUNITA CON LA LEBBRA
1 Mosè aveva sposato
una donna originaria dell'Etiopia. Miriam e Aronne criticarono Mosè per
il matrimonio con quella donna.
2 Essi dissero:
«Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha
parlato anche per mezzo nostro?».
Il Signore
li sentì.
3 Ora Mosè era una
persona umile, più umile di ogni altro uomo che c'era sulla terra.
4 Il Signore chiamò subito Mosè,
Aronne e Miriam e ordinò loro: «Recatevi tutti e tre alla tenda
dell'incontro».
Ed essi
andarono
5 Il Signore intervenne dalla colonna di
nubi. Si fermò all'ingresso della tenda e chiamò Aronne e Miriam.
Tutti e due si avvicinarono.
6 Il Signore disse
loro:
«Ascoltate con attenzione le mie
parole:
se tra voi c'è un mio profeta,
io mi faccio conoscere a lui in visioni,
gli parlo per mezzo di
sogni.
7 Ma è diverso per Mosè, mio
servo.
Egli ha autorità su tutta la mia
casa.
8 Io gli parlo
direttamente
in un linguaggio chiaro,
senza
enigmi.
Egli mi vede apparire davanti a
sé.
Come osate dunque criticare
Mosè,
mio
servo?».
9 Poi il Signore, pieno di sdegno
contro di loro, se ne andò
10 Quando la
nube si alzò sopra la tenda, Miriam aveva sulla pelle macchie bianche
come la neve: era lebbra. Aronne si voltò verso di lei e vide che era
diventata lebbrosa.
11 Allora si rivolse a
Mosè e gli disse: «Siamo colpevoli: ma non punirci per il peccato
che abbiamo avuto la pazzia di commettere
12
Miriam non diventi come un bambino nato morto, con la carne già divorata
per metà appena dato alla luce!».
13
Allora Mosè invocò l'aiuto del
Signore:
- Ti prego, Dio:
guariscila!
14 Il Signore gli
rispose:
- Se suo padre le avesse sputato in
faccia, resterebbe coperta di vergogna per una settimana! Ebbene, sia cacciata
fuori dell'accampamento per una settimana! Solo dopo sette giorni potrà
rientrare.
15 Miriam fu lasciata fuori
dall'accampamento per una settimana. Gli Israeliti non si rimisero in marcia
finché Miriam non poté di nuovo essere riammessa con
loro
16 In seguito lasciarono Cazerot e andarono
ad accamparsi nel deserto di
Paran.
CAPITOLO 13
MOSE' MANDA A ESPLORARE LA TERRA DI CANAAN
1 Il Signore disse a
Mosè:
2 «Manda alcuni a esplorare la
terra di Canaan, che sto per dare al popolo d'Israele. Per ogni tribù
scegli un uomo tra i capi».
3 Mosè
ubbidì all'ordine del Signore e, dal deserto di Paran, inviò, come
spie, uomini scelti fra i capi degli Israeliti.
4 Ecco la loro
lista:
Sammua, figlio di Zaccur, della
tribù di Ruben;
5 Safat, figlio di Cori,
della tribù di Simeone;
6 Caleb, figlio
di Iefunne, della tribù di Giuda;
7
Igheal, figlio di Giuseppe, della tribù di
Issacar;
8 Osea, figlio di Nun, della
tribù di Efraim;
9 Palti, figlio di Rafu,
della tribù di Beniamino;
10 Gaddiel,
figlio di Sodi, della tribù di Zabulon;
11
Gaddi, figlio di Susi, della tribù di Manasse,
figlio di
Giuseppe;
12 Ammiel, figlio di Ghemalli, della
tribù di Dan;
13 Setur, figlio di Michele,
della tribù di Aser;
14 Nacbi, figlio di
Vofsi, della tribù di Neftali;
15 e
Gheuel, figlio di Machi, della tribù di
Gad.
16 Questo è l'elenco di quelli che
Mosè mandò a esplorare la terra di Canaan. Mosè
cambiò il nome a Osea, figlio di Nun, e lo chiamò
Giosuè.
17 Mosè inviò questi
uomini a esplorare la terra di Canaan con queste istruzioni: «Entrate nel
territorio dal sud e salite nella regione
montuosa
18 Esaminate bene la regione. Osservate
se gli abitanti sono forti o deboli, molti o
pochi
19 Guardate se la terra è buona o
cattiva, se gli abitanti vivono in città fortificate o in accampamenti;
20 se il suolo è fertile o povero, se vi
crescono alberi o no. Mostratevi coraggiosi e portateci anche alcuni frutti di
quella terra». (Era la stagione in cui matura
l'uva).
21 Quegli uomini partirono dunque dal
deserto di Zin, per andare a esplorare la terra di Canaan fino a Recob, presso
il passo di Camat.
22 Entrarono nel territorio
dal sud e arrivarono vicino alla città di Ebron, dove abitavano i gruppi
di Achiman, Sesai e Talmai, discendenti del gigante Anak. (La città di
Ebron era stata fondata sette anni prima di Tanis in Egitto).
23 Si recarono poi nella valle di Escol dove
tagliarono un tralcio di vite con, un grappolo d'uva. Lo misero insieme con
frutti di melograni e fichi su una portantina, che potevano sollevare soltanto
in due per volta.
24 Quella località prese
il nome di valle di Escol (valle del Grappolo), appunto in seguito al fatto di
quel grappolo d'uva che gli Israeliti vi avevano preso.
RESOCONTO DEGLI ESPLORATORI
25 Quegli uomini tornarono dal
giro di esplorazione nella terra di Canaan dopo quaranta giorni.
26 Si recarono da Mosè, da Aronne e dal
popolo d'Israele a Kades, nel deserto di Paran. Riferirono sull'esplorazione e
mostrarono agli Israeliti i frutti di quella terra.
27 Raccontarono a Mosè: «Siamo
andati nel territorio dove ci hai mandati. E' una terra dove scorre latte e
miele. Guarda questi frutti!
28 Però la
gente che vi abita è forte e robusta, vive in città molto grandi e
ben fortificate. Abbiamo visto là anche i discendenti del gigante Anak.
29 Gli Amaleciti abitano nella regione desertica
del sud; in quella montuosa ci sono gli Ittiti, i Gebusei e gli Amorrei; lungo
la costa del mar Mediterraneo e lungo il fiume Giordano, i
Cananei».
30 Caleb fece tacere i suoi
compagni, che criticavano Mosè, e disse: «Su, partiamo!
Conquisteremo quelle terre. Abbiamo la forza per
farlo!».
31 Ma i suoi compagni aggiunsero:
«Non possiamo attaccarli; sono più forti di
noi!».
32 E, davanti agli Israeliti,
cominciarono a parlar male della terra che avevano esplorato. Dicevano:
«Abbiamo percorso quella terra in lungo e in largo. E' una terra che fa
morire quelli che vi abitano, e laggiù abbiamo visto tutta gente di alta
statura,
33 anche i giganti discendenti da Anak.
Di fronte a loro sembravamo formiche. Proprio questa è l'impressione che
dobbiamo aver lasciato a
essi!».
CAPITOLO
14
IL POPOLO RIFIUTA DI ENTRARE NELLA TERRA PROMESSA
1 Tutta la comunità
d'Israele si mise a gridare, e per tutta la notte continuarono a piangere.
2 Criticarono Mosè e Aronne e dissero
loro: «Meglio se fossimo morti in Egitto o in questo deserto!
3 Perché il Signore ci vuol condurre in
una terra simile? Moriremo tutti sul campo di battaglia! Le nostre donne e i
nostri bambini cadranno nelle mani dei nemici. E' meglio tornare in
Egitto!».
4 Poi dissero l'uno all'altro:
«Nominiamo un nuovo capo e ritorniamo in
Egitto!».
5 Mosè e Aronne si
gettarono a terra davanti all'assemblea della comunità d'Israele in segno
di disperazione.
6 Due tra gli uomini che
avevano preso parte all'esplorazione, Giosuè, figlio di Nun, e Caleb,
figlio di Iefunne, si strapparono i vestiti
7 e
dissero al popolo: «Il territorio percorso in lungo e in largo durante la
nostra esplorazione è davvero una bella terra.
8 E' una terra dove scorre latte e miele. Basta
che il Signore sia a noi favorevole: ci condurrà in essa e ce la
darà in possesso.
9 Non ribellatevi al
Signore! Non dovete aver paura degli abitanti di quel territorio: li mangeremo
vivi! Gli dèi che li proteggono, li hanno abbandonati; invece il Signore
è con noi. Non devono farvi
paura!».
10 Tutto il popolo stava già
per tirar sassi contro i due, per ucciderli, quando il Signore manifestò
d'improvviso la sua presenza agli occhi degli Israeliti sulla tenda
dell'incontro.
MOSE' CHIEDE PERDONO A DIO PER IL POPOLO
11 Il Signore disse a
Mosè:
- Fino a quando questo popolo
continuerà a rifiutarmi? Perché non hanno proprio fiducia in me,
nonostante tutti i fatti straordinari che ho compiuto in mezzo a
loro
12 Li castigherò con la peste e li
distruggerò. Da te farò crescere un popolo ancor più grande
e più forte di quello!
13 Mosè
disse al Signore:
- Gli Egiziani hanno saputo che
tu hai fatto uscire questo popolo dal loro territorio con la tua
forza
14 L'hanno raccontato agli abitanti di
questi posti. Anch'essi quindi hanno saputo che tu, Signore, sei presente in
mezzo a questo popolo e ti manifesti a lui direttamente. Sanno che li proteggi e
li guidi: di giorno, nella colonna di nubi e, di notte, in una nube
infuocata
15 Se tu distruggi di colpo questo
popolo, quelli che hanno sentito parlare della tua fama, diranno:
16 «Il Signore non è stato capace di
condurre il popolo d'Israele nella terra che gli aveva promesso; per questo l'ha
distrutto completamente nel deserto»
17
Perciò, ti prego, Signore: dimostra la tua potenza e agisci come hai
dichiarato quando hai detto
18 «Io sono il
Signore. Sono paziente e grande nella misericordia. Sopporto i peccati e le
disubbidienze, ma anche non lascio senza punizione i colpevoli e li castigo nei
figli e nei discendenti, fino alla terza e alla quarta
generazione»
19 Perciò, Signore,
secondo la tua grande misericordia, perdona ancora il peccato di questo popolo,
come hai fatto da quando hanno lasciato l'Egitto fino ad
ora.
20 Il Signore
rispose:
- Gli perdono, come mi hai chiesto.
21 Però com'è vero che io sono il
Vivente, e che la mia gloria riempie tutta la terra,
giuro
22-23 che nessuno di quelli che ora sono in
vita entrerà in quel territorio. Essi hanno visto la mia potenza e i
fatti straordinari da me compiuti, prima in Egitto e poi nel deserto; e
nonostante questo hanno continuato a mettermi alla prova per una decina di
volte. Perciò di quelli che mi hanno disubbidito, nessuno vedrà la
terra promessa ai loro antenati.
24 Il mio servo
Caleb ha agito con animo diverso e mi è stato fedele. Io lo
condurrò nel territorio che ha esplorato, e i suoi discendenti
possederanno quella regione,
25 mentre gli
Amaleciti e i Cananei abiteranno nella valle. Domani cambiate direzione di
marcia e riprendete il cammino nel deserto verso il mar
Rosso.
IL SIGNORE CASTIGA IL SUO POPOLO
26 Il Signore disse a
Mosè e ad Aronne:
27 «Ho sentito gli
Israeliti lamentarsi continuamente di me! Questo popolo insopportabile quando la
finirà con i suoi lamenti?
28 Di' loro da
parte mia: Io, il Signore vivente, dichiaro che vi tratterò come avete
detto sul mio conto.
29 Morirete tutti in questo
deserto. Tutti voi che siete stati registrati nel censimento, dall'età di
vent'anni in su, morirete dal primo all'ultimo, perché vi siete lamentati
di me.
30 Giuro che non entrerete nella terra
dove avevo promesso di farvi abitare. Gli unici ad entrarvi saranno Caleb,
figlio di Iefunne, e Giosuè, figlio di Nun.
31 Voi dicevate che i vostri bambini sarebbero
stati fatti prigionieri dai nemici; invece io farò entrare proprio loro
nella terra che voi avete disprezzato: essi la conosceranno.
32 Voi morirete in questo deserto,
33 mentre i vostri figli saranno nomadi per
quarant'anni nel deserto, dietro ai loro greggi. Porteranno le conseguenze delle
vostre infedeltà, finché l'ultimo di voi non sarà morto.
34 Avete impiegato quaranta giorni, per compiere
l'esplorazione: pagherete le conseguenze dei vostri peccati per quarant'anni: a
ogni giorno, corrisponderà un anno. Imparerete così che cosa vuol
dire opporsi a me.
35 Ecco quel che ho da dirvi
io, il Signore! Vi assicuro che vi tratterò così. Siete un popolo
insopportabile e ribelle a me. Morirete dal primo all'ultimo in questo
deserto».
36 Gli uomini mandati da
Mosè a esplorare il territorio che al loro ritorno avevano parlato male
di quella terra e avevano incitato il popolo a criticare Mosè,
37 morirono: essi furono improvvisamente
castigati dal Signore per aver avuto la colpa di disprezzare la terra.
38 Di tutti quelli che avevano compiuto
l'esplorazione, restarono in vita soltanto Giosuè, figlio di Nun, e
Caleb, figlio di Iefunne.
IL POPOLO D'ISRAELE DISUBBIDISCE DI NUOVO
39 Mosè riferì
il messaggio del Signore agli Israeliti, i quali rimasero molto rattristati.
40 Il giorno seguente, di buon mattino, si
misero in marcia, per entrare nella zona di montagna. Essi
dissero:
- Siamo colpevoli! Ma ora eccoci pronti
ad andare nel luogo indicato dal Signore!
41
Mosè disse loro:
- Che fate? Voi
disubbidite a un ordine preciso del Signore. Non riuscirete!
42 Il Signore non è con voi. Fermatevi,
altrimenti vi farete uccidere dai nemici!
43
Là, davanti a voi, ci sono gli Amaleciti e i Cananei: essi vi
sconfiggeranno. Il Signore non sarà con voi, perché vi siete
allontanati da lui!
44 Gli Israeliti, sentendosi
forti, vollero ugualmente penetrare nella regione montuosa. Mosè
restò nell'accampamento, e neppure l'arca dell'alleanza del Signore si
mosse.
45 Gli Amaleciti e i Cananei scesero dai
monti dove abitavano, e sconfissero gli Israeliti e li inseguirono senza dar
loro tregua fino a Corma.
CAPITOLO
15
NORME SULLE OFFERTE DI FARINA, DI OLIO E DI VINO
1 Il Signore disse a
Mosè
2 di comunicare agli Israeliti queste
prescrizioni:
«Quando sarete giunti nella
terra che vi do e abiterete in essa,
3 voi mi
offrirete sacrifici completi e sacrifici di comunione per mantenere le promesse
fatte o come dono spontaneo, oppure in occasione di feste. Sceglierete per
questo tori, montoni o capre; li farete bruciare o interamente o in parte, e io
li accetterò volentieri.
4 Chi mi
presenterà questi sacrifici, dovrà anche portarmi due chili di
farina mescolata con un litro e mezzo d'olio,
5
e un litro e mezzo di vino per ogni agnello offerto come sacrificio completo o
di comunione.
6 Se si tratta di un montone,
dovranno essere portati in aggiunta quattro chili di farina mescolata con due
litri d'olio,
7 e inoltre due litri di vino. Io
li accetterò volentieri.
8 Se si tratta
di un toro, offerto come sacrificio completo o come sacrificio per il banchetto
sacro o per mantenere una promessa fatta,
9
dovranno essere portati in aggiunta sei chili di farina mescolata con tre litri
d'olio,
10 e inoltre tre litri di vino. Io
accetterò volentieri questi sacrifici consumati dal fuoco in mio
onore.
11 «Così si dovrà fare
ogni volta che viene offerto in sacrificio un toro, un montone, un agnello o un
capro
12 Qualunque sia il numero degli animali
offerti, ciascuno di essi dovrà essere accompagnato dalle offerte
prescritte
13 Tutti gli Israeliti dovranno
seguire queste prescrizioni quando mi presenteranno sacrifici. Io
accetterò volentieri questi sacrifici consumati dal fuoco in mio
onore
14 Anche gli stranieri residenti in mezzo a
voi, soltanto di recente oppure da parecchie generazioni, dovranno seguire le
stesse prescrizioni, quando mi presenteranno sacrifici. Io accetterò
volentieri questi sacrifici consumati dal fuoco in mio
onore
15 Queste prescrizioni saranno valide per
tutti i partecipanti all'assemblea sacra, siano Israeliti, siano stranieri, e
dovranno restare invariate anche per le generazioni
future
16 Le leggi e le prescrizioni saranno
identiche per voi e per gli stranieri».
OFFERTA DEL PANE
17 Il Signore disse a
Mos
18 di comunicare agli Israeliti queste
prescrizioni: «Quando sarete giunti nella terra dove io vi
conduc
19 e potrete mangiare pane fatto sul
posto, dovrete prenderne una parte e offrirmela.
20 Come primizia di ogni infornata, metterete da
parte una focaccia per presentarmela in offerta: farete come quando mi offrite
una parte dei cereali al tempo della trebbiatura.
21 Così mi offrirete la prima focaccia
che tirerete fuori dal forno. Questa prescrizione varrà anche per le
generazioni future».
SACRIFICI PER RIPARARE UNA COLPA INVOLONTARIA
22 Il Signore disse ancora:
«Supponiamo che involontariamente non eseguiate una delle prescrizioni
comunicate dal Signore a Mosè,
23 una
qualsiasi di quelle prescrizioni che Mosè vi ha dato in mio nome e che
hanno valore per voi da quel giorno e varranno anche in seguito per i vostri
discendenti:
24 se la colpa è stata
commessa senza che la comunità se ne sia resa conto, tutta la
comunità mi offrirà un toro in sacrificio completo. Io
l'accetterò volentieri. Saranno portate in aggiunta le offerte prescritte
di farina e di vino, e inoltre sarà offerto un capro come sacrificio per
il perdono.
25 Il sacerdote compirà la
cerimonia di purificazione per tutta l'assemblea degli Israeliti. Così
essi saranno perdonati: difatti si tratterà di una colpa involontaria. A
causa di tale colpa infatti gli Israeliti mi hanno portato offerte da bruciare
in mio onore e altre da offrire in sacrificio per ottenere il perdono.
26 Il perdono sarà concesso a tutta la
comunità degli Israeliti e anche agli stranieri residenti con loro,
perché tutti resteranno coinvolti in quella colpa
involontaria.
27 «Se sarà una singola
persona a commettere involontariamente una colpa, dovrà offrire un
capretto di un anno, come sacrificio per il perdono.
28 Il sacerdote compirà alla mia presenza
la cerimonia di purificazione per la persona che ha commesso la colpa
involontaria, e sarà perdonata.
29 Questa
legge vale per tutti quelli che avranno involontariamente disubbidito, siano
Israeliti, siano stranieri residenti con loro.
30
«Ma se un Israelita o uno straniero compie volontariamente una colpa e
così mi offende, dovrà essere escluso dal popolo.
31 Per aver disprezzato la mia parola e aver
trasgredito i miei comandamenti, si renderà colpevole e dovrà
essere escluso dal popolo».
CASTIGO DI UN UOMO CHE NON HA RISPETTATO IL SABATO
32 Mentre gli Israeliti si
trovavano nel deserto, sorpresero un uomo a raccogliere legna in giorno di
sabato.
33 Lo condussero da Mosè e da
Aronne, alla presenza di tutta la comunità.
34 Poi lo tennero sotto sorveglianza,
perché non sapevano ancora a quale pena condannarlo.
35 Il Signore disse a Mosè:
«Quell'uomo deve esser messo a morte! Tutta la comunità si raduni
fuori dell'accampamento e gli scagli sassi, fino a farlo
morire».
36 La comunità eseguì
l'ordine dato dal Signore a Mosè: spinse quell'uomo fuori
dell'accampamento e gli gettò sassi. Così egli
morì.
LE FRANGE AI VESTITI DEGLI ISRAELITI
37 Il Signore disse a
Mosè
38 di comunicare agli Israeliti
queste prescrizioni: «Voi e i vostri discendenti metterete frange con un
filo viola ai bordi dei vostri vestiti.
39
Porterete vestiti con frange, e quando le guarderete, ricorderete tutti i miei
comandamenti. Così li metterete in pratica e non vi sbanderete. Non
seguirete il vostro cuore e i vostri desideri, che vi spingono a tradirmi.
40 Farete invece attenzione a mettere in pratica
tutti i miei comandamenti: voi appartenete a me.
41 Io sono il Signore vostro Dio. Vi ho liberati
dall'Egitto, per diventare il vostro Dio. Io soltanto sono il Signore vostro
Dio».
CAPITOLO
16
CORE, DATAN E ABIRAM SI RIBELLANO A MOSE'
1 Un levita di nome Core,
figlio di Izear, del gruppo dei Keatiti, congiurò con tre uomini della
tribù di Ruben: Datan e Abiram, figli di Eliab, e On, figlio di Pallu.
2 Si ribellarono contro Mosè, dopo aver
avuto l'appoggio di altri duecentocinquanta Israeliti: capi della
comunità, delegati dall'assemblea e persone in vista.
3 Radunatisi per protestare contro Mosè e
Aronne, dissero loro:
«Voi state esagerando.
Tutti i componenti della comunità d'Israele appartengono al Signore: egli
è in mezzo a loro. Perché dunque voi pretendete di essere
superiori a tutto il resto del popolo del
Signore?».
4 Al sentire queste parole
Mosè si gettò con la faccia a terra,
5 poi disse a Core e alla sua
banda:
«Domattina il Signore
dichiarerà chi gli appartiene, a chi è riservato l'avvicinarsi a
lui. Soltanto chi il Signore ha scelto, potrà presentarsi davanti a lui.
6 Tu, Core, con la tua banda, farete
così: prenderete alcuni bracieri,
7 li
riempirete di carboni accesi e, alla presenza del Signore, vi metterete sopra
incenso. Allora si vedrà chi il Signore ha scelto, e perciò gli
appartiene. Siete voi, leviti, che state
esagerando!».
8 Poi Mosè, rivolto a
Core, aggiunse:
«Ascoltatemi, leviti!
9 Non vi basta il fatto che il Signore, il Dio
d'Israele, ha scelto voi fra tutti gli altri Israeliti? Vi concede di
avvicinarvi a lui, per prestare servizio nella sua Abitazione e per celebrare il
culto in nome di tutta la comunità d'Israele.
10 Il Signore ha permesso a te, Core, e a tutti
i tuoi fratelli leviti di avvicinarvi a lui, e voi pretendete in più
anche le funzioni dei sacerdoti?
11 In questo
modo tu e la tua banda non criticate soltanto Aronne, ma vi ribellate contro il
Signore».
12 In seguito Mosè
mandò a chiamare Datan e Abiram, i figli di Eliab, ed essi risposero:
«Non vogliamo venire
13 Tu ci hai fatto
lasciare una terra dove scorre latte e miele, per portarci a morire nel deserto.
Ma questo non ti basta: tu vorresti anche importi su di noi come nostro
capo
14 Non ci hai per nulla condotti in una
terra dove scorre latte e miele, non ci hai dato in possesso né campi
né vigne; ci prendi per ciechi? Noi ci rifiutiamo di
venire!».
15 Mosè fu preso da grande
sdegno e disse al Signore: «Non accettare le loro offerte. Io non ho mai
preso niente a loro, nemmeno un asino; non ho mai fatto torto a nessuno di
loro!».
DIO CASTIGA CORE, DATAN E ABIRAM
16 Mosè disse a
Core:
«Tu e la tua banda verrete a
presentarvi domani davanti al Signore; ci sarà anche
Aronne
17 Ciascuno dei tuoi duecentocinquanta
sostenitori prenderà il proprio braciere, vi metterà dentro
incenso e lo porterà davanti al Signore. Anche tu e Aronne porterete
ciascuno il vostro braciere».
18 Core e i
suoi sostenitori ubbidirono: ciascuno di loro prese un braciere, lo
riempì di carboni accesi, vi mise sopra incenso e si recò
all'ingresso della tenda dell'incontro. Si presentarono anche Mosè e
Aronne
19 Core riunì di fronte a loro,
davanti all'ingresso della tenda, tutta la comunità d'Israele. Allora il
Signore manifestò la sua presenza a tutta la
comunità
20 e disse a Mosè e ad
Aronne:
21 «Allontanatevi da quella gente,
perché li distruggerò in un solo
istante!».
22 Essi si gettarono con la
faccia a terra e dissero: «Dio, tu che hai dato la vita a tutta
l'umanità, ti lascerai prendere da sdegno contro tutta la
comunità, quando soltanto uno di loro fa il
male?».
23 Il Signore disse a
Mosè:
24 «Ordina alla comunità
di allontanarsi dal luogo dove abitano Core, Datan e
Abiram!».
25 Mosè si alzò e
andò verso Datan e Abiram, seguito dagli anziani d'Israele.
26 Disse agli uomini radunati: «Andate via,
lontano dalle tende di questi malvagi! Non toccate niente di quel che appartiene
ad essi, per non essere anche voi annientati a causa di tutti i loro
peccati!».
27 Il popolo si allontanò
dal luogo dove abitavano Core, Datan e Abiram. Datan e Abiram erano usciti dalle
loro tende e si erano fermati davanti ad esse insieme con le mogli, i figli
grandi e i piccoli.
28 Mosè
disse:
«Tra poco avrete la prova che il
Signore mi ha davvero inviato a compiere tutto questo, oppure se agisco di testa
mia.
29 Se questa gente avrà la stessa
sorte di tutti e morirà di morte naturale, allora il Signore non mi ha
inviato.
30 Se invece il Signore compirà
qualcosa di straordinario, se la terra si aprirà per inghiottirli con
tutto quel che appartiene loro, e piomberanno vivi nella voragine, allora avrete
la prova che essi hanno disprezzato il
Signore».
31 Appena Mosè ebbe finito
di parlare, il suolo si spaccò sotto i piedi di Datan e Abiram.
32 La terra si aprì e li inghiottì
insieme con le loro famiglie; sprofondarono pure i sostenitori di Core e tutti i
loro beni.
33 Quegli uomini e tutta la loro
banda piombarono vivi nella voragine. La terra li ricoprì, e scomparvero
dall'assemblea del popolo d'Israele.
34 Tutti
gli Israeliti che si trovavano là vicino, quando sentirono le loro grida,
fuggirono, per paura che la terra inghiottisse anche loro.
35 Divampò una fiamma mandata dal Signore
e bruciò vivi i duecentocinquanta uomini che presentavano l'incenso sui
bracieri.
CAPITOLO
17
I BRACIERI DEI SOSTENITORI DI CORE
1 Il Signore disse a
Mosè:
2 «Ordina a Eleazaro, figlio
del sacerdote Aronne, di ricuperare i bracieri dal fuoco e di disperdere lontano
i carboni accesi. Quei bracieri sono sacri,
3
perché sono stati presentati a me, anche se da uomini che hanno pagato
con la vita il peccato commesso. Con il martello li ridurrete in lastre
metalliche con le quali ricoprirete l'altare. Saranno un avvertimento per gli
Israeliti».
4 Il sacerdote Eleazaro prese i
bracieri di bronzo, presentati al Signore dai duecentocinquanta che erano stati
bruciati vivi, e li ridusse in lastre per ricoprire l'altare.
5 Quel rivestimento doveva ricordare agli
Israeliti che nessuno, all'infuori dei discendenti di Aronne, può
presentare l'offerta dell'incenso davanti al Signore. Se qualcun altro osa
farlo, corre il rischio di subire la stessa sorte di Core e della sua banda,
messi in guardia dal Signore per mezzo di Mosè.
IL POPOLO CRITICA MOSÈ E ARONNE
6 Il giorno seguente tutta la
comunità degli Israeliti si mise a criticare Mosè e Aronne.
Dissero loro: «Voi avete fatto morire il popolo del
Signore!».
7 Erano radunati per protestare
contro Mosè e Aronne, quando a un certo punto si voltarono verso la tenda
dell'incontro. La videro coperta dalla nube: il Signore manifestava la sua
presenza
8 Mosè e Aronne si recarono
davanti alla tenda,
9 e il Signore disse a
Mosè:
10 «Allontanatevi da quella
gente: li distruggerò in un solo
istante!».
Mosè e Aronne si gettarono
con la faccia a terra.
11 Poi Mosè disse
ad Aronne: «Procurati un braciere; prenderai dall'altare carboni accesi,
riempirai il braciere e vi metterai sopra incenso. Andrai in fretta a compiere
sull'assemblea la cerimonia di purificazione, perché il Signore è
pieno di sdegno e il flagello distruttore è già
cominciato».
12 Aronne eseguì
l'ordine di Mosè e corse in mezzo al popolo, dove era già
cominciato il flagello. Bruciò incenso e compì per il popolo la
cerimonia di purificazione:
13 si pose tra gli
Israeliti morti e quelli ancora in vita. Allora il flagello
cessò
14 Il numero delle vittime del
flagello fu di quattordicimilasettecento, senza contare i sostenitori di Core
morti prima
15 Appena il flagello cessò,
Aronne tornò da Mosè all'ingresso della tenda
dell'incontro.
IL BASTONE DI ARONNE
16 Il Signore disse a
Mosè
17 «Ordina agli Israeliti che
ogni capotribù ti consegni un bastone. Prenderai dunque i dodici bastoni
e inciderai su ciascuno di essi il nome della tribù
corrispondente
18 Sul bastone della tribù
di Levi scriverai il nome di Aronne. Ci sarà così un bastone per
ciascun capotribù
19 Porrai i bastoni
nella tenda dell'incontro, davanti all'arca dove sono custoditi i miei
insegnamenti, il posto stabilito per incontrarmi con voi.
20 Dal bastone della persona che io ho scelto,
spunteranno gemme. Così farò finire una volta per sempre le
critiche che gli Israeliti muovono a me nei vostri
riguardi».
21 Mosè trasmise questi
ordini agli Israeliti. Allora tutti i capitribù gli consegnarono un
bastone ciascuno, uno per tribù. Mosè ricevette in tutto dodici
bastoni, compreso quello di Aronne.
22
Andò a porli davanti al Signore, nella tenda dove erano custoditi gli
insegnamenti del Signore.
23 Il giorno seguente,
Mosè si recò nella tenda e vide che dal bastone di Aronne, quello
della tribù di Levi, erano spuntate non soltanto gemme, ma anche fiori e
che aveva persino mandorle mature.
24
Mosè prese nella tenda, dalla presenza del Signore, tutti i bastoni e
andò a mostrarli agli Israeliti. Tutti poterono osservarli; i capi
ritirarono ciascuno il suo.
25 Il Signore disse
ancora a Mosè: «Porta di nuovo il bastone di Aronne davanti
all'arca, dove sono custoditi i miei insegnamenti. Sarà conservato
là, per ricordare agli Israeliti che sono un popolo ribelle. Così
porrai fine alle critiche che mi fanno, ed essi non correranno più il
rischio di morire».
26 Mosè fece
esattamente come il Signore aveva ordinato.
RUOLO DEI SACERDOTI E DEI LEVITI
27 Gli Israeliti dissero a
Mosè: «Non vedi? Stiamo per perire! Moriamo, moriamo tutti!
28 Chiunque si avvicina all'Abitazione del
Signore muore! Dobbiamo proprio morire tutti in questo modo dal primo all'ultimo
senza eccezione?».
CAPITOLO 18
1 Il Signore disse ad Aronne: «Tu, i tuoi
discendenti e la tribù, sarete considerati responsabili delle colpe
contro il santuario. Inoltre tu e i tuoi discendenti sarete responsabili delle
colpe che commetterete nell'esercizio delle vostre funzioni di sacerdoti.
2 Tu farai venire accanto a te i tuoi fratelli
leviti. Quando vi recherete davanti alla tenda, dove sono custoditi gli
insegnamenti del Signore, essi si uniranno a te e ai tuoi discendenti come
aiutanti:
3 resteranno al tuo servizio e al
servizio della tenda sacra. Ma non dovranno avvicinarsi agli oggetti sacri o
all'altare; così, né voi, né loro, correrete il rischio di
morire.
4 Essi saranno i tuoi aiutanti nella
tenda dell'incontro sia per le funzioni sacre, sia per i lavori da fare, e a
nessun altro sarà consentito avvicinarsi a voi.
5 Il servizio nel santuario e all'altare lo
eserciterete esclusivamente voi; così eviterete di provocare di nuovo il
mio sdegno contro gli Israeliti.
6 Io ho scelto
i vostri fratelli della tribù di Levi tra gli altri Israeliti: essi mi
appartengono, e io li assegno al vostro servizio per eseguire i lavori necessari
alla tenda dell'incontro.
7 Ma soltanto tu,
Aronne, e i tuoi discendenti, potrete esercitare le funzioni di sacerdoti
all'altare e nel luogo santissimo dietro il tendaggio di separazione. Sono io ad
assegnarvi in dono questo ministero; se qualcun altro eserciterà funzioni
riservate a voi, sarà messo a morte!».
I PROVENTI DEI SACERDOTI
8 Il Signore disse ancora ad
Aronne: «Ecco, affido a te l'amministrazione di tutte le offerte che gli
Israeliti mi consacrano. Io le assegno a te: saranno la parte riservata a te e
ai tuoi discendenti. Questa disposizione resterà valida per sempre.
9 Brucerai nel fuoco la parte destinata a me.
Tra le offerte molto sante a te spetterà questo: tutto quel che gli
Israeliti presenteranno a me come offerta di elementi vegetali, sacrifici per il
perdono e sacrifici di riparazione. Queste parti molto sacre saranno riservate a
te e ai tuoi discendenti
10 Saranno il vostro
cibo, ma potranno mangiarle soltanto gli uomini e i ragazzi, perché sono
cibi molto sacri.
11 Spetterà a te anche
una parte delle offerte portate dagli Israeliti, che tu presenterai a me con il
gesto rituale: io le assegno a te e ai tuoi discendenti per sempre. Questi cibi
potranno mangiarli gli uomini e le donne della tua famiglia, se sono in stato di
purità rituale
12 Inoltre assegno a te
anche i primi frutti della campagna: l'olio fresco, il vino nuovo e i cereali
che gli Israeliti mi consacrano
13 Così
tutte le primizie dei raccolti portati a me dagli Israeliti apparterranno a te;
potranno mangiarle tutti i componenti della tua famiglia, se sono in stato di
purità rituale
14 Inoltre ti
apparterrà quel che gli Israeliti mi consacrano in modo
definitivo
15 Ti apparterranno tutti i figli
primogeniti e i primi parti degli animali che verranno offerti a me; però
tu farai riscattare i figli primogeniti e i primi parti degli animali
ritualmente impuri
16 Il prezzo del riscatto di
un bambino sarà pagato al termine di un mese dalla nascita. Tu lo
fisserai in modo che sia equivalente alla somma di cinque monete d'argento,
secondo la moneta ufficiale del santuario, della quale il peso è di dieci
grammi
17 Un vitello, un agnello o un capretto di
primo parto non potrà essere riscattato: questi animali appartengono
esclusivamente a me. Verserete il loro sangue sull'altare e farete bruciare le
parti grasse come sacrificio completo: io lo accetterò
volentieri
18 Invece spetterà a te la
carne magra di questi animali, così come ti è riservato il petto e
la coscia destra di quel che presenterai a me con il gesto
rituale
19 Inoltre assegno a voi quel che gli
Israeliti presenteranno a me come offerte sante. Apparterranno per sempre a te e
ai tuoi discendenti, maschi e femmine: è un impegno irrevocabile, come
un'alleanza sigillata con il pasto del sale, che io, il Signore, prendo con te e
con la tua discendenza».
20 Il Signore
aggiunse rivolto ad Aronne: «Tu non riceverai in possesso un territorio
nella terra che darò agli Israeliti. Sono io il tuo patrimonio e la tua
fonte di sostentamento in mezzo agli altri
Israeliti».
I PROVENTI DEI LEVITI
21 Il Signore disse:
«Ecco il compenso che do ai leviti per il servizio svolto nella tenda
dell'incontro: diventerà loro proprietà la decima parte dei
raccolti della terra d'Israele.
22 Gli altri
Israeliti non dovranno più avvicinarsi alla tenda sacra, altrimenti si
renderebbero colpevoli e dovrebbero morire.
23
Soltanto i leviti dovranno svolgere il servizio alla tenda; perciò
saranno responsabili delle proprie colpe. Questa disposizione resterà
valida in futuro per tutte le generazioni. I leviti non riceveranno in possesso
un territorio come le altre tribù di Israele.
24 In cambio io do loro in possesso le decime
che gli Israeliti mi offriranno. Per questo ho detto loro che, a differenza
delle altre tribù d'Israele, non avranno un proprio
territorio».
25 Il Signore disse a
Mosè
26 di comunicare ai leviti queste
prescrizioni: «Quando gli Israeliti vi porteranno la decima, che vi ho
assegnata in possesso, voi dovrete prelevare da essa la decima parte per
offrirmela.
27 Questo corrisponderà per
voi a quel che gli altri Israeliti preleveranno dal raccolto dei cereali o dal
vino nuovo o dall'olio fresco per offrirmelo.
28
Così anche voi mi porterete la vostra offerta; la metterete da parte, da
tutte le decime che riceverete dagli altri Israeliti: essa è la parte
riservata a me. La consegnerete al sacerdote Aronne.
29 Da tutte le offerte che riceverete,
toglierete integralmente la parte migliore, che sarà consacrata a me.
30 Dopo aver tolto quella parte, terrete per voi
il resto, come gli altri Israeliti tengono per sé il resto dei cereali,
del vino nuovo o dell'olio.
31 Potrete consumare
questi cibi in qualunque posto e con tutta la vostra famiglia, perché
è la vostra paga, il compenso per il servizio che fate nella tenda
dell'incontro.
32 Una volta separata e riservata
a me la parte migliore, non ci sarà più per voi il pericolo di
rendervi colpevoli; non profanerete quindi le offerte sante degli Israeliti e
non correrete il rischio di
morire».
CAPITOLO
19
LE CENERI DELLA MUCCA ROSSA
1 Il Signore disse a
Mosè e ad Aronne:
2 «Vi prescrivo
questa legge rituale: Ordinate agli Israeliti di procurarvi una mucca rossa,
sana e senza alcun difetto, che non abbia mai portato il giogo.
3 La consegnerete al sacerdote Eleazaro. Egli la
condurrà fuori dell'accampamento e la farà sgozzare alla sua
presenza.
4 Poi il sacerdote Eleazaro
prenderà un po' di quel sangue e con un dito, lo spruzzerà sette
volte in direzione della facciata della tenda dell'incontro.
5 Sotto i suoi occhi, la mucca sarà
bruciata interamente: pelle, carne, sangue e intestini.
6 Il sacerdote prenderà un pezzo di legno
di cedro, un ramo di issopo e una corda rossa e li getterà nel fuoco dove
brucia la mucca.
7 Poi il sacerdote
laverà i suoi vestiti e, dopo aver fatto il bagno, tornerà
nell'accampamento, ma resterà in stato d'impurità rituale fino a
sera.
8 Anche chi farà bruciare la mucca
dovrà lavarsi i vestiti e fare il bagno e resterà in stato di
impurità fino a sera.
9 «Un uomo in
condizione di purità rituale raccoglierà le ceneri della mucca e
le porterà in un posto fuori dell'accampamento. La comunità
d'Israele conserverà quelle ceneri, per preparare l'acqua destinata al
rito di purificazione. (Questo rito ha lo stesso valore di un sacrificio offerto
per ottenere il perdono dei peccati)
10 Chi
raccoglierà le ceneri della mucca dovrà lavarsi i vestiti e
resterà in stato di impurità fino a
sera.
«Queste prescrizioni rituali dovranno
essere osservate per sempre, sia dagli Israeliti, sia dagli stranieri residenti
presso di loro.
LEGGE SULLA PURIFICAZIONE
11 «Chiunque tocca il
cadavere di una persona, non importa chi sia il defunto, resta impuro per una
settimana.
12 Il terzo e il settimo giorno egli
dovrà aspergersi con l'acqua della purificazione, e allora
diventerà di nuovo puro. Ma se trascura di purificarsi, sia il terzo sia
il settimo giorno, egli resterà impuro
13
Chi tocca il cadavere di una persona e trascura di purificarsi, profana
l'Abitazione del Signore e perciò dovrà essere escluso dal popolo
d'Israele. Poiché non si è asperso con l'acqua della
purificazione, resta impuro.
14 «Altre
prescrizioni: se in una tenda muore una persona, tutti quelli che vi entrano e
tutti quelli che sono presenti là restano impuri per una
settimana
15 Se nella tenda ci sono recipienti
aperti oppure recipienti non chiusi con un coperchio fissato con spago, il loro
contenuto è impuro
16 Chiunque in campagna
si imbatte nel cadavere di una persona uccisa o morta di morte naturale, oppure
si imbatte in ossa umane o in una tomba, resta impuro per una
settimana.
17 «Per la purificazione della
persona in stato di impurità, si dovrà prendere un po' delle
ceneri della mucca bruciata in sacrificio per il perdono dei peccati. La cenere
sarà messa in un recipiente, che dovrà essere riempito con acqua
di sorgente
18 Un uomo in stato di purità
rituale prenderà un ramo di issopo, lo immergerà in quell'acqua e
aspergerà la tenda del morto, tutti gli oggetti al suo interno e tutte le
persone presenti, oppure aspergerà la persona che ha toccato ossa umane o
il cadavere di una persona uccisa o morta naturalmente, o una
tomba
19 Quest'aspersione dovrà essere
compiuta sulla persona in stato di impurità il terzo e il settimo giorno.
Dopo l'aspersione del settimo giorno, quella persona dovrà lavarsi i
vestiti, fare il bagno e alla sera sarà pura.
20 Ma se una persona impura non si purifica,
dovrà essere esclusa dalla comunità d'Israele, perché
profana il santuario del Signore. Poiché non si è aspersa con
l'acqua della purificazione, resta impura.
21
«Gli Israeliti dovranno in futuro osservare per sempre queste prescrizioni
rituali. Chi fa l'aspersione con l'acqua della purificazione dovrà
lavarsi i vestiti, e chiunque tocca quell'acqua resterà impuro fino a
sera.
22 Tutto quel che tocca un uomo in stato
di impurità, diventa impuro, e chi tocca un uomo impuro resta impuro fino
a sera».
CAPITOLO
20
MIRACOLO DELL'ACQUA CHE SGORGA DALLA ROCCIA
(vedi pure Esodo 17,
1-7)
1 Durante il primo mese dell'anno tutta la
comunità degli Israeliti giunse nel deserto di Zin e si stabilì a
Kades. Là morì Miriam e fu sepolta.
2 Mancava l'acqua per la comunità. Allora
gli Israeliti si radunarono attorno a Mosè e
Aronne
3 e si misero a litigare con Mosè.
Gli dissero: «Sarebbe stato meglio per noi esser morti insieme ai nostri
fratelli che perirono davanti alla tenda del Signore!
4 Perché avete condotto il popolo del
Signore qui, nel deserto? Volete proprio veder morire qui noi e il nostro
bestiame?
5 Perché ci avete fatto
lasciare l'Egitto, per condurci in un posto così orribile? Qui non si
può seminare nulla; non ci sono né piante di fico né viti
né melograni; non c'è nemmeno acqua da
bere!».
6 Mosè e Aronne si
allontanarono dagli Israeliti e andarono a gettarsi con il volto a terra davanti
alla tenda dell'incontro. Il Signore manifestò loro la sua
presenza
7 e disse a Mosè:
8 «Prendi il tuo bastone e poi, con tuo
fratello Aronne, raduna gli Israeliti. Sotto i loro occhi parlerete a questa
roccia, ed essa darà acqua. Farai sgorgare acqua da questa roccia, per
dar da bere agli Israeliti e al loro
bestiame».
9 Mosè eseguì
l'ordine ricevuto e andò a prendere il suo bastone nella tenda del
Signore
10 Poi, insieme ad Aronne, radunò
gli Israeliti davanti alla roccia indicata e disse: «Sentitemi, o ribelli!
Saremo noi capaci di far scaturire per voi acqua da questa
roccia?».
11 Allora Mosè alzò
il suo braccio e colpì due volte la roccia con il bastone. Subito
uscì una grande quantità d'acqua, e poterono dissetarsi gli
Israeliti e il loro bestiame
12 Ma il Signore
disse a Mosè e ad Aronne: «Non avete avuto fiducia in me; non avete
lasciato che la mia santità si manifestasse agli occhi degli Israeliti!
Perciò non sarete voi a far entrare questo popolo nella terra che do
loro».
13 Proprio per questo episodio quella
sorgente porta il nome di Acque di Meriba (Acque del Litigio), appunto
perché gli Israeliti si misero a litigare con il Signore. In
quell'occasione il Signore manifestò la sua
santità.
Mosè fa scaturire l'acqua dalla rupe
IL RE DI EDOM IMPEDISCE IL PASSAGGIO DEGLI ISRAELITI
14 Da Kades, Mosè
inviò messaggeri al re di Edom, e gli dissero: Questo è il
messaggio dei tuoi fratelli Israeliti. Tu sei a conoscenza di tutte le
difficoltà che abbiamo incontrato
15 In
passato i nostri antenati sono andati in Egitto, e il nostro popolo è
rimasto là per molto tempo. Ma poi gli Egiziani si sono messi a
maltrattare i nostri padri e noi
16 Abbiamo
invocato l'aiuto del Signore. Egli ha dato ascolto alle nostre grida e ha
inviato il suo angelo per farci uscire dall'Egitto. Ora noi siamo a Kades, una
città ai confini del tuo territorio
17 Ti
preghiamo di permetterci di attraversare il tuo territorio. Noi non calpesteremo
né i campi né le vigne e non berremo l'acqua dei pozzi. Seguiremo
la strada principale, senza deviare mai da essa, finché non avremo
attraversato il tuo territorio.
18 Il re di Edom
rispose:
- Non passate per il mio territorio! Se
ci proverete, vi farò guerra!
19 I
messaggeri Israeliti insistettero:
- Andremo per
la strada. Se avremo bisogno d'acqua per noi e per il nostro bestiame, te la
pagheremo. Ti chiediamo semplicemente di lasciarci passare a
piedi.
20 Il re
ripeté:
- Non passate di
qua!
Gli Edomiti si mossero contro gli Israeliti
con un esercito grande e forte.
21 Così
impedirono al popolo d'Israele di attraversare il loro territorio. Allora gli
Israeliti presero un'altra direzione.
MORTE DI ARONNE
22 Gli Israeliti lasciarono
tutti insieme Kades e giunsero al monte Or,
23
nei pressi della frontiera con il territorio di Edom. Là il Signore disse
a Mosè e ad Aronne:
24 «Tra poco
Aronne vi lascerà per sempre. Non entrerà nella terra che do al
popolo d'Israele, perché vi siete ribellati ai miei ordini alla sorgente
di Meriba.
25 Tu, Mosè, prendi con te
Aronne e suo figlio Eleazaro, e salite sulla cima del monte Or.
26 Là toglierai ad Aronne i suoi vestiti
sacerdotali e li farai indossare a suo figlio Eleazaro. Aronne morirà
lassù».
27 Mosè eseguì
l'ordine del Signore: sotto gli occhi di tutta la comunità salirono tutti
e tre sulla cima del monte Or.
28 Mosè
prese i vestiti di Aronne e li fece indossare al suo figlio Eleazaro. Aronne
morì lassù, sulla cima. Allora Mosè ed Eleazaro scesero
dalla montagna.
29 Tutta la comunità
degli Israeliti capì che Aronne era morto. Per la sua morte fecero lutto
trenta giorni.
CAPITOLO
21
VITTORIA DEGLI ISRAELITI CONTRO I CANANEI
1 Il re di Arad, che era
cananeo e abitava nella zona desertica del sud, venne a sapere che gli Israeliti
passavano per la strada di Atarim. Li attaccò e fece prigionieri alcuni
di loro.
2 Allora il popolo d'Israele fece al
Signore questa promessa: «Se tu ci fai sconfiggere questo popolo,
destineremo allo sterminio le sue
città».
3 Il Signore, ascoltò
l'invocazione degli Israeliti e diede loro la vittoria su quei Cananei. Gli
Israeliti li uccisero e distrussero completamente le loro città. Appunto
per questo quella regione fu chiamata Corma (lo
Sterminio).
I SERPENTI VELENOSI
4 Gli Israeliti lasciarono il
monte Or e si misero in marcia in direzione del mar Rosso, per passare a fianco
della frontiera del territorio degli Edomiti. Per strada il popolo si
scoraggiò
5 e si mise a protestare contro
Dio e contro Mosè. Dicevano: «Perché ci avete fatto lasciare
l'Egitto? Per farci morire nel deserto? Siamo senza pane e senz'acqua, e ci
è ormai venuta la nausea per la manna, un cibo da
miseria!».
6 Il Signore mandò contro
di loro serpenti velenosi, i quali morsero un gran numero d'Israeliti, che
morirono.
7 Il resto del popolo andò da
Mosè e gli disse: «Abbiamo fatto male a criticare il Signore e a
criticare te. Ma tu prega il Signore perché allontani da noi i
serpenti».
Mosè supplicò il
Signore per il popolo.
8 Allora il Signore disse
a Mosè: «Fa' un serpente di metallo e fissalo in cima a una pertica.
Chi sarà morso da un serpente e guarderà quello di metallo,
salverà la propria vita!».
9
Mosè fuse un serpente di bronzo e lo pose in cima a una pertica. Da
allora, chiunque veniva morso da un serpente e guardava il serpente di bronzo,
restava in vita.
LA MARCIA FINO AL MONTE PISGA
10 Gli Israeliti si misero in
marcia e giunsero a Obot.
11 Lasciata quella
località, andarono ad accamparsi presso le rovine della città di
Abarim, nella zona desertica a est del territorio di Moab.
12 Partiti di là, fecero tappa sulle
sponde del torrente Zered.
13 Poi proseguirono
la marcia e oltrepassarono il torrente Arnon. Esso nasce nel territorio degli
Amorrei, e dopo aver percorso la zona desertica, segna il confine fra il
territorio di Moab e quello degli Amorrei.
14 Di
quel torrente si parla nel libro intitolato "Le guerre del Signore", dove si
dice:
«Vaeb in Sufa con i suoi affluenti,
l'Arnon
15 con il
fondovalle e i suoi
affluenti,
che scende verso la località di Ar
e costeggia la frontiera di Moab».
16 Dal torrente Arnon giunsero alla
località chiamata Beer (il Pozzo). Là il Signore ordinò a
Mosè: «Raduna il popolo e io darò loro
acqua».
17 In quell'occasione gli Israeliti
intonarono questo canto:
«Sgorga, o acqua,
dal pozzo
alle nostre grida di
acclamazione!
18 Sei un pozzo fatto da
prìncipi,
scavato da
nobili.
Per te essi hanno usato i bastoni e gli
scettri,
le
insegne del comando!».
Poi, lasciato il
deserto, gli Israeliti giunsero a Mattana.
19 Di
là andarono ad accamparsi a Nacaliel, e nella tappa seguente, a Bamot.
20 Infine giunsero nella valle che attraversava
le steppe di Moab, in direzione della cima del monte Pisga, che domina il
deserto.
VITTORIA DEGLI ISRAELITI SUI RE SICON E OG
(vedi Deuteronomio 2, 24-3,
7)
21 Gli Israeliti inviarono messaggeri a Sicon,
re degli Amorrei. Essi gli dissero:
22
«Lasciaci attraversare il tuo territorio. Non devieremo mai dalla strada,
non calpesteremo né i campi né le vigne e non berremo l'acqua dei
tuoi pozzi. Seguiremo la strada principale, finché non avremo
attraversato il tuo territorio».
23 Ma Sicon
non permise agli Israeliti di passare. Radunò tutti i suoi soldati, si
mise in marcia contro il popolo d'Israele fino a Iaaz, nel deserto, e lo
attaccò.
24 Ma gli Israeliti lo
sconfissero e occuparono tutto il suo territorio, dal torrente Arnon, a sud,
fino al torrente Iabbok, a nord, e fino alla frontiera fortificata del popolo di
Ammon, a est.
25 Si impadronirono di tutte le
città degli Amorrei, compresa Chesbon con i villaggi vicini, e vi si
stabilirono.
26 Chesbon era la capitale del
regno del re amorreo Sicon, da quando questi aveva fatto guerra al precedente re
di Moab e aveva occupato tutta la regione fino al torrente Arnon.
27 A proposito di questo fatto i poeti hanno
detto:
«Venite! Sia ricostruita la
città
di Chesbon,
sia rifatta la capitale di
Sicon!
28 Chesbon ha appiccato il fuoco,
la capitale di Sicon ha provocato un
incendio
che ha
divorato Ar nel territorio di Moab
e i
proprietari delle alture a fianco del
torrente
Arnon.
29 Che disgrazia è per te,
Moab!
Sei perduto, o popolo che adori il dio
Camos!
Gli
abitanti sopravvissuti sono diventati,
uomini e
donne, prigionieri del re amorreo
Sicon
30 Ma noi
abbiamo colpito gli Amorrei con
le nostre
frecce:
ora la città di Chesbon è
rasa al suolo
e tutto il territorio è
devastato
fino alla città di Dibon.
Abbiamo distrutto tutto
fino a Nofach e a Madaba».
31 Così, gli Israeliti si stabilirono nel
territorio degli Amorrei.
32 Mosè
mandò spie a esplorare la città di Iazer; gli Israeliti
conquistarono questa città con i villaggi vicini, e cacciarono via gli
Amorrei.
33 In seguito gli Israeliti cambiarono
direzione e presero la strada che porta nella regione di Basan. Og, re di Basan,
marciò con tutto il suo esercito contro gli Israeliti, per attaccarli nei
pressi della città di Edrei.
34 Il
Signore disse a Mosè: «Non aver paura di Og. Metterò in tuo
potere lui, tutto il suo esercito e il suo territorio. Tratterai il re Og come
hai fatto con il re amorreo Sicon, che risiedeva a
Chesbon».
35 Gli Israeliti sconfissero Og, i
suoi figli e tutto il suo esercito. Li sterminarono senza risparmiarne nemmeno
uno. Così occuparono il territorio del re Og.
SULL'ALTIPIANO DI MOAB
CAPITOLO
22
IL RE BALAK CHIAMA L'INDOVINO BALAA
1 Gli Israeliti partirono e
andarono ad accamparsi nelle steppe di Moab, a est del Giordano, all'altezza di
Gerico.
2-4 Balak, figlio di Zippor, che a quel
tempo era re di Moab, venne a sapere quel che gli Israeliti avevano fatto agli
Amorrei. Il re e tutto il popolo furono presi dal terrore davanti al numero
degli Israeliti. Allora i Moabiti dissero ai capi Madianiti: «Questa massa
di gente devasterà tutto, qui nelle vicinanze, come una mandria di buoi
divora l'erba di un prato!».
5 Balak
mandò messaggeri da Balaam, figlio di Beor, il quale abitava a Petor, una
città sulle sponde dell'Eufrate nel territorio degli Ammaviti. Furono
incaricati di portare questo messaggio da parte del re: «Un'intera nazione
è uscita dall'Egitto e ora ricopre la superficie del territorio. Si sono
accampati proprio vicino a me.
6 Ti prego, vieni
subito in mio aiuto; maledici questo popolo, perché è più
forte del mio. Forse, così riuscirò a vincerlo e a cacciarlo via
dal territorio. So bene questo: chi tu benedici, è benedetto, e chi tu
maledici, è maledetto!».
7 I capi di
Moab e di Madian partirono con quanto era necessario per pagare l'indovino.
Giunti da lui, gli riferirono il messaggio di Balak.
8 Allora Balaam disse loro: «Fermatevi qui
stanotte. Domani vi darò la risposta che il Signore mi
comunicherà».
I capi di Moab
pernottarono a casa di Balaam,
9 e Dio venne a
domandare a Balaam:
- Chi sono quelli che hai
ospitato?
10 Balaam gli
rispose:
- Sono messaggeri che il re di Moab
Balak, figlio di Zippor, ha mandato da me per comunicarmi:
11 «Il popolo uscito dall'Egitto ricopre la
superficie del territorio. Vieni in mio aiuto e maledicilo. Forse così
riuscirò a vincerlo e a cacciarlo
via».
12 Dio disse a
Balaam:
- Non andrai con loro e non maledirai
quel popolo, perché io l'ho benedetto!
13
Il mattino seguente, appena si alzò, Balaam disse ai messaggeri di Balak:
«Tornate nel vostro paese. Il Signore non mi lascia venire con
voi».
14 I capi di Moab fecero ritorno da
Balak e gli dissero: «Balaam ha rifiutato di
accompagnarci».
15 Balak incaricò
altri messaggeri, scelti tra i capi. Furono più numerosi e più
importanti dei primi.
16 Si recarono da Balaam e
gli riferirono questo messaggio: «Io, Balak, figlio di Zippor, ti prego:
non rifiutare di venire da me!
17 Ti
colmerò di onori e farò tutto quel che mi chiederai. Vieni,
maledici questo popolo!».
18 Ma Balaam
rispose ai messaggeri di Balak: «Anche se Balak mi desse tutto l'argento e
l'oro del suo palazzo, io non potrei trasgredire gli ordini del Signore, mio
Dio, in nulla: né in grandi né in piccole cose.
19 Perciò fermatevi qui stanotte e io
verrò a sapere quel che il Signore avrà da dirmi di
nuovo».
20 Durante la notte il Signore venne
a dire a Balaam: «Se questi uomini sono venuti a chiamarti, parti pure con
loro. Ma farai soltanto quel che ti
indicherò».
21 Al mattino Balaam
sellò la propria asina e partì con i capi
Moabiti.
L'ASINA DI BALAAM
22 La partenza di Balaam
provocò lo sdegno di Dio. Balaam cavalcava l'asina, accompagnato da due
servitori. L'angelo del Signore andò a piazzarsi sulla strada per
sbarrargli il passaggio.
23 L'asina vide
l'angelo del Signore fermo in mezzo alla strada con la spada in mano; allora si
scostò e passò attraverso i campi. Balaam frustò l'asina
per riportarla sulla strada.
24 In seguito
l'angelo del Signore andò a mettersi in un punto dove la strada era
incavata: attraversava vigneti, e c'era un muretto sia da una parte sia
dall'altra.
25 L'asina vide l'angelo del
Signore: si strinse contro il muretto e schiacciò il piede di Balaam.
Egli la frustò di nuovo.
26 L'angelo del
Signore li sorpassò ancora e andò a mettersi in un passaggio della
strada così stretto che non si poteva scansarlo né a destra
né a sinistra.
27 L'asina lo vide e si
sdraiò per terra con il padrone in groppa. Allora Balaam fu preso da una
violenta collera e prese l'asina a bastonate
28
Il Signore diede all'asina la capacità di parlare ed essa disse a Balaam:
- Che cosa ti ho fatto? E' già la terza volta che mi
batti!
29 Balaam
rispose:
- Tu mi prendi in giro! Se avessi una
spada, ti ucciderei!
30 L'asina
replicò:
- Eppure io sono la tua asina,
quella che hai sempre cavalcato fino ad oggi. Ho forse l'abitudine di
comportarmi così con te?
- No, - egli
rispose.
31 In quell'istante il Signore
aprì gli occhi a Balaam, ed egli vide l'angelo con la spada in mano fermo
in mezzo alla strada. Allora si inchinò e si gettò con la faccia a
terra.
32 L'angelo gli
domandò:
- Perché hai battuto per
tre volte la tua asina? Io sono venuto a sbarrarti la strada, perché
secondo me hai deciso questo viaggio alla leggera.
33 L'asina mi ha visto e per tre volte si
è scansata da me. Altrimenti ti avrei ucciso; l'asina invece l'avrei
lasciata in vita.
34 Balaam disse all'angelo del
Signore:
- Sono colpevole. Io non sapevo che tu
eri fermo sulla strada davanti a me. Ma se questo viaggio ti fa dispiacere, me
ne torno a casa!
35 Rispose
l'angelo:
- No! Accompagna pure questi uomini;
però pronunzierai soltanto le parole che io ti
suggerirò.
Allora Balaam riprese il
cammino in compagnia dei messaggeri di Balak.
Balaam arrestato da un angelo
INCONTRO DI BALAAM CON BALAK
36 Quando Balak venne a sapere
che Balaam stava per arrivare, gli andò incontro fino alla città
moabita di Ar, situata alla frontiera del suo territorio, sulle sponde del
torrente Arnon.
37 Disse a
Balaam:
- Perché non hai accettato di
venire qui da me la prima volta che ho mandato i messaggeri a chiamarti? Credevi
forse che io non sarei stato in grado di
ricompensarti?
38 Balaam rispose al
re:
- Ebbene, ora eccomi qui da te. Ma che cosa
dire? Io sono autorizzato a pronunziare solo le parole che Dio porrà
sulla mia bocca.
39 Poi Balaam partì con
Balak. Si recarono nella città di Cusot.
40 Balak offrì in sacrificio tori e
montoni e mandò una porzione delle loro carni a Balaam e ai capi che lo
accompagnavano.
BALAAM BENEDICE IL POPOLO D'ISRAELE
41 Il mattino seguente Balak
salì con Balaam su una collina dedicata al culto del dio Baal; di
là si vedeva un settore dell'accampamento degli
Israeliti.
CAPITOLO 23
1 Balaam disse a Balak: «Costruisci qui per
me sette altari e procurami sette tori e sette
montoni».
2 Balak eseguì l'ordine;
poi offrirono in sacrificio completo un toro e un montone su ciascun
altare.
3 Balaam disse a Balak: «Resta qui,
vicino ai sacrifici che hai offerto. mentre io andrò in disparte. Forse
il Signore si manifesterà a me, e io ti comunicherò quel che mi
indicherà».
Poi salì su una
collina dove non c'era vegetazione.
4 Là
Dio gli si manifestò. Balaam gli disse: «Ho fatto costruire sette
altari e su ciascuno di essi ho offerto in sacrificio un toro e un
montone».
5 Il Signore comunicò a
Balaam le parole che doveva trasmettere e gli ordinò di tornare da Balak.
6 Balaam raggiunse Balak e lo trovò con i
capi Moabiti vicino ai sacrifici offerti.
7
Allora pronunziò questo
messaggio:
«Balak, il re di Moab, mi ha
fatto venire
dai monti orientali di
Aram
Mi ha detto: "Lancia maledizioni e minacce
contro gli Israeliti,
i discendenti di
Giacobbe!".
8 Ma come potrei maledire
chi non è maledetto da Dio?
Come pronunziare minacce
contro chi non è minacciato dal Signore?
9 Osservo questo popolo
dalla cima delle rocce,
lo guardo dall'alto delle colline:
è un popolo che vive in disparte
e non si mescola con le altre nazioni.
10 Chi potrebbe contare
tutti i discendenti di Giacobbe?,
dire il numero
delle moltitudini d'Israele?
Mi auguro di morire come quei giusti:
la mia fine possa essere come la loro!».
11 Balak disse a
Balaam:
- Ma cosa mi hai fatto? Ti ho fatto
venire per maledire i miei nemici e tu li colmi di
benedizioni?
12 Egli
rispose:
- Non è forse il mio compito
trasmettere le parole che mi comunica il Signore?
SECONDA BENEDIZIONE DI BALAAM
13 Balak disse a Balaam:
«Vieni con me in un altro posto, dove vedrai tutti gli Israeliti. Di qui
vedevi soltanto un lato del loro accampamento. Là li maledirai per
me».
14 Condusse Balaam a un posto di
osservazione delle sentinelle, situato nei pressi della cima del monte Pisga.
Anche là costruì sette altari e su ciascuno di essi offrì
in sacrificio un toro e un montone.
15 Balaam
disse a Balak: «Resta qui, vicino ai sacrifici che hai offerto, mentre io
andrò in disparte ad aspettare un
messaggio».
16 Il Signore si
manifestò a Balaam, gli comunicò le parole da trasmettere e gli
ordinò di tornare da Balak.
17 Balaam
raggiunse quindi Balak e lo trovò con i capi Moabiti vicino ai sacrifici
offerti.
Balak gli domandò: «Che cosa
ha detto il Signore?».
18 Allora Balaam
pronunziò questo
messaggio:
«Ascoltami attentamente,
Balak figlio di
Zippor!
19 Il Signore non è come un uomo
che può mentire,
non è come un essere umano
che cambia
idea.
Quando mai ha
parlato
e poi non ha mantenuto la parola?
Quando ha fatto una promessa
e non l'ha
adempiuta?
20 Ho accettato di benedire questo
popolo
perché il Signore l'ha benedetto;
non mi tirerò
indietro.
21 Il Signore non scopre alcun male
nel popolo d'Israele,
non trova
ingiustizie
nei discendenti di
Giacobbe.
Egli è il loro Dio: abita in
mezzo ad essi,
che lo acclamano loro
re!
22 E' il Dio che li ha liberati dall'Egitto,
con una forza irresistibile
come quella di un
bufalo.
23 Tra il popolo d'Israele non ci sono
maghi,
tra i discendenti di Giacobbe
non si trovano indovini,
perché essi al momento giusto
vengono a conoscenza
di quel che Dio
compie.
24 Questo popolo balza su come
un leoncello,
si
leva come un leone:
divora la preda,
beve il sangue della
vittima
e solo dopo torna nella
tana!».
25 Balak disse a
Balaam:
- Se non vuoi maledirli, evita almeno di
benedirli!
26 Balaam
rispose:
- Ti avevo avvisato che io avrei
eseguito fedelmente gli ordini del Signore!
TERZA BENEDIZIONE DI BALAAM
27 Balak disse a Balaam:
«Vieni con me: ti condurrò in un altro posto; forse là Dio ti
consentirà di maledire per me questo
popolo».
28 Condusse Balaam sulla cima del
monte Peor, che domina la zona del deserto.
29
Balaam gli disse di costruire là sette altari e di procurargli sette tori
e sette montoni.
30 Balak eseguì l'ordine
e poi su ciascun altare offrì in sacrificio completo un toro e un
montone.
CAPITOLO 24
1 Balaam capì che il Signore voleva
benedire Israele; non andò quindi alla ricerca di segni e di presagi come
le altre volte, ma si voltò verso il deserto.
2 Quando alzò gli occhi e vide le
tribù d'Israele ordinate nell'accampamento, lo spirito di Dio scese su di
lui
3 ed egli pronunziò questo
messaggio:
«Ecco quel che proclamo
io, Balaam, figlio di Beor,
uomo dallo sguardo penetrante.
4 Ecco quel che dichiaro
io, che ascolto le parole di Dio
e contemplo le visioni
che vengono dall'Onnipotente:
quando io cado in estasi,
mi vengono aperti gli
occhi.
5 Come sono belle le tende
dove abitate voi Israeliti,
discendenti di
Giacobbe!
6 Sembrano corsi di torrenti,
giardini in riva a un
fiume!
Sono come alberi di aloe o cedri
piantati dal
Signore
sulle sponde di un
ruscello.
7 Sono simili ad acqua attinta con
secchi
da un pozzo,
assomigliano a
coltivazioni
irrigate con acqua
abbondante.
Il re degli Israeliti è
più forte del re Agag,
e il suo regno si
consolida.
8 Dio li ha liberati
dall'Egitto
con una forza
irresistibile
come quella di un
bufalo.
Sono vittoriosi sui nemici che li
attaccano,
spezzano le ossa agli
avversari
e li colpiscono con le loro frecce.
9 Come leoni quando si
accovacciano
nelle loro tane,
chi potrebbe
smuoverli?
O Israele, sia benedetto chi ti
benedice
e maledetto chi ti
maledice!».
10 Balak fu preso da una grande
collera contro Balaam: lo minacciò con i pugni e gli
disse:
- Io ti ho fatto venire qui per maledire i
miei nemici e tu per la terza volta li copri di benedizioni.
11 Ora vattene! Torna a casa tua! Io avevo
promesso di ricompensarti generosamente, ma il Signore ti priva della
ricompensa.
BALAAM ANNUNZIA LO SPLENDIDO AVVENIRE D'ISRAELE
12 Balaam rispose a
Balak:
- Io avevo già detto ai tuoi
messaggeri:
13 «Anche se Balak mi desse
tutto l'argento e l'oro del suo palazzo, io non potrei trasgredire in nulla gli
ordini del Signore. Dirò soltanto quel che il Signore mi
comunicherà, senza aggiungere niente da parte mia, né in bene
né in male».
14 Ebbene, ora io torno
tra la mia gente. Ma prima vieni: voglio avvertirti di quel che gli Israeliti
faranno al tuo popolo in avvenire!
15 Balaam
pronunziò quindi questo
messaggio:
«Ecco quel che proclamo
io, Balaam figlio di Beor,
uomo dallo sguardo
penetrante.
16 Ecco quel che
dichiaro
io, che ascolto le parole di Dio,
conosco i segreti
dell'Altissimo
e contemplo le visioni che
vengono
dall'Onnipotente:
quando
io cado in estasi
mi vengono aperti gli occhi.
17 Vedo quel che accadrà,
ma non in questi giorni;
scorgo un avvenimento,
ma avverrà più tardi:
ecco, compare un astro
tra i discendenti di Giacobbe,
sorge un sovrano
in mezzo al popolo d'Israele:
con lo scettro colpisce alle
tempia
i Moabiti,
spacca il cranio a tutti i discendenti di
Set.
18 Sconfigge i suoi nemici
Edomiti
e occupa Seir, il loro territorio;
così il popolo d'Israele
trionfa.
19 Il discendente di Giacobbe è
vittorioso
e stermina gli ultimi abitanti
delle città
nemiche».
20 Poi Balaam vide gli Amaleciti e
pronunziò questo messaggio:
«Ecco
Amalek, la più potente tra le nazioni,
ma
il suo futuro sarà completa rovina».
21 Poi vide i Keniti e pronunziò questo
messaggio!:
«Voi, Keniti, vivete al sicuro,
come in un nido tra le
rocce.
22 Ma le vostre case saranno incendiate,
e gli Asuriti vi faranno schiavi».
23 Balaam aggiunse ancora questo
messaggio:
«Ahimè!
Chi sopravvivrà
all'intervento di
Dio?
24 Da Cipro giungono navi,
l'invasore opprime gli Asuriti
e anche i discendenti di
Eber;
ma anche il suo futuro
sarà completa
rovina».
25 Poi Balaam si mise in viaggio
per tornare a casa sua, e Balak se ne andò per la sua strada.
CAPITOLO 25
GLI ISRAELITI DIVENTANO IDOLATRI
1 Gli Israeliti si stabilirono
a Sittim e là cominciarono ad aver rapporti con donne moabite.
2 Esse li spinsero a offrir sacrifici ai loro
déi. Gli Israeliti presero parte ai loro pasti sacri e adorarono i loro
dèi.
3 Si dedicarono in particolare al
culto del dio Baal di Peor e così provocarono la collera del Signore
contro Israele.
4 Il Signore disse a Mosè:
«Prendi i capi del popolo e falli impiccare alla mia presenza in pieno
giorno, così la mia collera contro di voi si
calmerà».
5 Mosè diede
quest'ordine ai responsabili degli Israeliti: «Ognuno di voi uccida tra i
suoi uomini quelli che hanno reso culto a Baal di
Peor!».
6 A quel punto un Israelita
arrivò tra la sua gente in compagnia di una Madianita. Mosè e
tutti gli altri Israeliti, radunati in pianto all'ingresso della tenda
dell'incontro, lo videro.
7 A tale vista il
sacerdote Finees, figlio di Eleazaro e nipote di Aronne, si alzò in mezzo
all'assemblea e afferrò una lancia;
8
seguì quell'uomo, penetrò nella tenda dove stava con la Madianita
e li uccise tutti e due con un colpo di lancia in pieno ventre. Il flagello che
si era abbattuto sugli Israeliti cessò subito.
9 A causa di esso erano già morte
ventiquattromila persone.
10 Il Signore disse a
Mosè:
11 «Il sacerdote Finees,
figlio di Eleazaro e nipote di Aronne, ha allontanato la mia collera dagli
Israeliti, perché è stato inflessibile come me verso di loro. Per
questo non li ho sterminati, nonostante io esiga di essere il loro unico Dio.
12 Ora dichiara agli Israeliti che io ho stretto
con Finees un patto di pace:
13 per questo patto
egli e i suoi discendenti, dopo la sua morte, eserciteranno per sempre la
funzione di sacerdoti. Difatti Finees è stato inflessibile in favore di
me, il suo Dio, e ha compiuto il sacrificio per il perdono in favore degli
Israeliti».
14 L'Israelita ucciso insieme
alla donna madianita si chiamava Zimri: era figlio di Salu, uno dei capi della
tribù di Simeone.
15 La donna madianita,
invece, si chiamava Cozbi: era figlia di un certo Zur, il capo di alcuni gruppi
di famiglie di una tribù di Madian.
16 Il
Signore disse a Mosè:
17 «Attaccate
i Madianiti e sterminateli.
18 Essi sono stati
per voi nemici perfidi nella faccenda di Peor e nel fatto della loro
connazionale Cozbi, la figlia di uno dei loro prìncipi, che fu uccisa al
tempo del flagello di Peor».
CAPITOLO
26
SECONDO CENSIMENTO DEL POPOLO D'ISRAELE
19 Terminato quel flagello,
1 il Signore disse a Mosè e al sacerdote
Eleazaro, figlio di Aronne:
2 «Fate il
censimento di tutta la comunità degli Israeliti, divisi per famiglie.
Conterete tutti i maschi, dall'età di vent'anni in su, in grado di
combattere nell'esercito».
3 Mosè e
il sacerdote Eleazaro si rivolsero allora agli Israeliti nelle steppe di Moab,
nei pressi del fiume Giordano, all'altezza di Gerico. Comunicarono
loro
4 che il Signore aveva ordinato il
censimento di tutti i maschi, dall'età di vent'anni in
su.
Le tribù israelite che avevano
lasciato l'Egitto erano le seguenti:
5 C'era
innanzi tutto la tribù di Ruben, il figlio primogenito di Giacobbe. Essa
era composta dalle famiglie discendenti dai suoi figli: gli Enochiti,
discendenti da Enoc; i Palluiti, discendenti da Pallu;
6 i Chezroniti, discendenti da Chezron; i
Carmiti, discendenti da Carmi.
7 Queste erano le
famiglie della tribù di Ruben. Essa contava in tutto
quarantatremilasettecentotrenta uomini.
8 Un
figlio di Pallu, Eliab,
9 fu il padre di Nemuel,
Datan e Abiram. Datan e Abiram, uomini che avevano un incarico nella
comunità, furono quelli che si ribellarono contro Mosè e Aronne a
fianco della banda dei sostenitori di Core, quando essi si rivoltarono contro il
Signore.
10 La terra si spalancò e li
inghiottì nella voragine insieme a Core il giorno in cui morirono i suoi
sostenitori; e il fuoco bruciò vivi altri duecentocinquanta uomini. Fu un
avvertimento per il resto del popolo.
11 I figli
di Core invece non morirono in
quell'occasione.
12 La tribù di Simeone
era composta dalle seguenti famiglie: i Nemueliti, discendenti da Nemuel; gli
Iaminiti, discendenti da Iamin; gli Iachiniti, discendenti da Iachin;
13 gli Zocariti, discendenti da Zocar i Sauliti,
discendenti da Saul.
14 Queste erano le famiglie
della tribù di Simeone. Essa contava in tutto ventiduemiladuecento
uomini.
15 La tribù di Gad era composta
dalle seguenti famiglie: i Sefoniti, discendenti da Sefon; gli Agghiti,
discendenti da Agghi; i Suniti, discendenti da Suni;
16 gli Ozniti, discendenti da Ozni; gli Eriti,
discendenti da Eri;
17 gli Aroditi, discendenti
da Arod; gli Areliti, discendenti da Areli.
18
Queste erano le famiglie della tribù di Gad. Essa contava in tutto
quarantamilacinquecento uomini.
19-21 La
tribù di Giuda era composta dalle seguenti famiglie: i Selaniti,
discendenti da Sela; i Pereziti, discendenti da Perez; gli Zerachiti,
discendenti da Zerach. Il gruppo dei Pereziti comprendeva i Chezroniti,
discendenti da Chezron, e gli Amuliti, discendenti da Amul. Due dei figli di
Giuda, Er e Onan, erano morti nella terra di Canaan.
22 Queste erano le famiglie della tribù
di Giuda. Essa contava in tutto settantaseimilacinquecento
uomini.
23 La tribù di Issacar era
composta dalle seguenti famiglie: i Tolaiti, discendenti da Tola; i Puviti,
discendenti da Puva;
24 gli Iasubiti,
discendenti da Iasub; i Simroniti, discendenti da Simron.
25 Queste erano le famiglie della tribù
di Issacar. Essa contava in tutto sessantaquattromilatrecento
uomini.
26 La tribù di Zabulon era
composta dalle seguenti famiglie: i Serediti, discendenti da Sered; gli Eloniti,
discendenti da Elon; gli Iacleeliti, discendenti da Iacleel.
27 Queste erano le famiglie della tribù
di Zabulon. Essa contava in tutto sessantamilacinquecento
uomini.
28 Le tribù di Manasse e di Efraim
comprendevano tutti i discendenti di Giuseppe.
29
La tribù di Manasse era composta dalle seguenti famiglie: i Machiriti,
discendenti da Machir, e i Galaaditi, discendenti da Galaad, figlio di Machir.
30 Il gruppo dei Galaaditi comprendeva gli
Iezeriti, discendenti da Iezer; gli Eleciti, discendenti da Elek;
31 gli Asrieliti, discendenti da Asriel; i
Sichemiti, discendenti da Sichem;
32 i Semiditi,
discendenti da Semida; i Cheferiti, discendenti da Chefer.
33 Zelofcad, figlio di Chefer, non ebbe figli
maschi, ma soltanto femmine. Le sue figlie si chiamavano Macla, Noa, Ogla, Milca
e Tirza.
34 Queste erano le famiglie della
tribù di Manasse. Essa contava in tutto cinquantaduemilasettecento
uomini.
35 La tribù di Efraim era composta
dalle seguenti famiglie: i Sutelachiti, discendenti da Sutelach; i Bekeriti,
discendenti da Beker; i Tacaniti, discendenti da Tacan.
36 Gli Eraniti discendevano da Eran, figlio di
Sutelach.
37 Queste erano le famiglie della
tribù di Efraim. Essa contava in tutto trentaduemilacinquecento uomini.
Le famiglie di queste due tribù comprendevano tutti i discendenti di
Giuseppe.
38 La tribù di Beniamino era
composta dalle seguenti famiglie: i Belaiti, discendenti da Bela; gli Asbeliti,
discendenti da Asbel; gli Achiramiti, discendenti da Achiram;
39 i Sufamiti, discendenti da Sufam; i Cufamiti,
discendenti da Cufam.
40 Il gruppo dei Belaiti
comprendeva le famiglie degli Arditi, discendenti da Ard, e dei Naamaniti,
discendenti da Naaman.
41 Queste erano le
famiglie della tribù di Beniamino. Essa contava in tutto
quarantacinquemilaseicento uomini.
42 La
tribù di Dan era composta da un solo gruppo, quello dei Sucamiti,
discendenti da Sucam.
43 Essa contava in tutto
sessantaquattromilaquattrocento uomini.
44 La
tribù di Aser era composta dalle seguenti famiglie: gli Imniti,
discendenti da Imna; gli Isviti, discendenti da Isvi; i Beriiti, discendenti da
Beria.
45 Il gruppo dei Beriiti comprendeva gli
Eberiti, discendenti da Eber, e i Malchieliti, discendenti da Malchiel.
46 Aser aveva una figlia, che si chiamava Sera.
47 Queste erano le famiglie della tribù
di Aser. Essa contava in tutto cinquantatremilaquattrocento
uomini.
48 La tribù di Neftali era
composta dalle seguenti famiglie: gli Iaczeeliti, discendenti da Iaczeel; i
Guniti, discendenti da Guni;
49 gli Iezeriti,
discendenti da Iezer; i Sillemiti, discendenti da Sillem.
50 Queste erano le famiglie della tribù
di Neftali. Essa contava in tutto quarantacinquemilacinquecento
uomini.
51 Il totale degli Israeliti registrati
nel censimento era quindi di seicentounmilasettecentotrenta
uomini.
INDICAZIONI PER LA DIVISIONE DELLA TERRA PROMESSA
52 Il Signore disse a
Mosè:
53 «Il territorio dovrà
essere diviso fra le tribù, tenendo conto del numero delle persone che le
compongono.
54 Ciascuna tribù
riceverà un territorio proporzionato ad essa: se una tribù
è più numerosa dovrà entrare in possesso di un territorio
più grande, se è più piccola, di un territorio meno esteso.
55 Però, anche se si dovrà tener
conto del numero delle persone di ogni tribù, per la divisione del
territorio si tirerà a sorte.
56
L'assegnazione delle terre alle tribù, siano grosse, siano piccole,
sarà decisa dal sorteggio».
SECONDO CENSIMENTO DELLA TRIBÙ DI LEVI
57 Nella tribù di Levi
si fece il censimento dei seguenti gruppi: i Ghersoniti, discendenti da Gherson;
i Keatiti, discendenti da Keat, e i Merariti, discendenti da Merari.
58 Essi erano suddivisi nelle famiglie dei
Libniti, degli Ebroniti, dei Macliti, dei Musiti e dei
Coriti.
Keat fu il padre di Amram,
59 che sposò Iochebed, la figlia di Levi
nata in Egitto. Iochebed diede ad Amram tre figli: Aronne, Mosè e la loro
sorella Miriam.
60 Aronne ebbe quattro figli:
Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar.
61 Ma Nadab e
Abiu erano morti quando presentarono al Signore un'offerta di profumi proibita
dalla legge.
62 Il totale dei maschi leviti, da
un mese di vita in su, registrati nel censimento, fu di ventitremila. Essi non
avevano preso parte al censimento degli altri Israeliti, perché, a
differenza di loro, non dovevano ricevere in proprietà nessun
territorio.
CONCLUSIONE DEL CENSIMENTO
63 Questi furono i risultati
del censimento degli Israeliti fatto da Mosè e dal sacerdote Eleazaro
nelle steppe di Moab, nei pressi del Giordano, all'altezza di
Gerico.
64 Tra essi non si trovava più
nessuno degli Israeliti registrati nel censimento fatto da Mosè e dal
sacerdote Aronne nella zona desertica del Sinai.
65 Il Signore infatti li aveva avvertiti che
sarebbero morti nel deserto. Non restava più quindi nemmeno uno di loro,
eccetto Caleb, figlio di Iefunne, e Giosuè, figlio di
Nun.
CAPITOLO 27
DONNE CON DIRITTO D'EREDITÀ
1 Macla, Noa, Ogla, Milca e
Tirza erano figlie di Zelofcad, un uomo della tribù di Manasse, figlio di
Chefer e discendente da Giuseppe attraverso Manasse, Machir e Galaad.
2 Le cinque donne vennero a presentarsi a
Mosè e al sacerdote Eleazaro alla presenza dei capi e di tutta la
comunità, all'ingresso della tenda dell'incontro. Esse dichiararono:
3 «Nostro padre è morto nel deserto,
anche se non fece parte della banda degli uomini di Core, quando si ribellarono
contro il Signore. Nostro padre è morto a causa delle proprie colpe.
Ebbene, egli non aveva nessun figlio maschio.
4
Ora vi sembra giusto che il nome di nostro padre sia cancellato dalla parentela,
soltanto perché egli non ha avuto figli maschi? Siano date a noi alcune
terre come nostra parte di eredità, in mezzo a quelle dei fratelli di
nostro padre!».
5 Mosè
presentò la loro richiesta al Signore.
6
Il Signore rispose:
7 «Le figlie di
Zelofcad hanno ragione. Da' loro una parte di eredità in mezzo ai
fratelli del loro padre; così, la parte che spettava al padre
passerà a esse.
8 Poi dirai agli
Israeliti: se un uomo muore senza lasciare figli maschi, trasmetterete le
proprietà e i beni alle sue figlie.
9 Se
non ha nemmeno figlie, trasmetterete i beni ai suoi fratelli.
10 E se non ha fratelli, trasmetterete i beni ai
suoi zii paterni.
11 E se il padre del defunto
non aveva fratelli, trasmetterete i beni al parente più prossimo:
sarà egli l'erede. Gli Israeliti osserveranno le norme ora stabilite
secondo l'ordine che io, il Signore, vi
trasmetto».
GIOSUE' DESIGNATO SUCCESSORE DI MOSÈ
12 Il Signore disse a
Mosè: «Sali su questa cima del monte Abarim: di là vedrai la
terra che io darò agli Israeliti.
13 La
osserverai e in seguito morirai, come tuo fratello Aronne.
14 Difatti vi siete ribellati ai miei ordini nel
deserto di Zin, quando la comunità si è messa a litigare con me:
voi avete impedito che la mia santità si manifestasse agli occhi degli
Israeliti, quando essi chiedevano acqua». Si riferiva all'episodio delle
acque di Meriba (Acque del Litigio) a Kades, nel deserto di
Zin.
15 Mosè disse al
Signore:
16 - Signore Dio, tu che hai dato la
vita a tutta l'umanità, metti un uomo alla testa di tutto il popolo.
17 Ci sia un capo capace di guidarli in tutte le
situazioni, perché il popolo del Signore non resti come un gregge senza
pastore!
18 Il Signore rispose a
Mosè:
- Scegli Giosuè, figlio di
Nun: egli è animato dal mio spirito. Imponi le tue mani su di lui,
19 poi lo condurrai davanti al sacerdote
Eleazaro, alla presenza di tutta la comunità, e così, sotto i loro
occhi, lo designerai come tuo successore.
20 Tu
gli trasmetterai una parte della tua autorità; perciò tutti gli
Israeliti gli ubbidiranno.
21 Ma egli
dovrà presentarsi al sacerdote Eleazaro, il quale per mezzo degli oggetti
sacri mi interrogherà per sapere il mio volere. Giosuè e la
comunità d'Israele dovranno seguire i miei ordini in tutte le
situazioni.
22 Mosè fece come il Signore
aveva ordinato: chiamò Giosuè e lo condusse davanti al sacerdote
Eleazaro, alla presenza di tutta la comunità.
23 Come il Signore gli aveva ordinato,
Mosè pose le sue mani su di lui e lo destinò a succedere al
proprio posto.
CAPITOLO
28
NORME SUI SACRIFICI SECONDO IL CALENDARIO LITURGICO
a) per ogni
giorno
1 Il Signore disse a
Mosè
2 di comunicare agli Israeliti queste
prescrizioni: «Starete attenti a presentare al Signore, alle date fissate,
le offerte che gli sono dovute, gli alimenti destinati a essere consumati dal
fuoco; il Signore li accetterà
volentieri.
3 «Ogni giorno porterete al
Signore due agnelli di un anno, senza difetti, che saranno interamente bruciati.
E' un sacrificio completo, che dovrà essere offerto tutti i giorni, senza
eccezione alcuna.
4 Il primo agnello sarà
offerto al mattino e il secondo verso sera;
5
insieme, offrirete due chili di farina mescolata con un litro e mezzo di olio
vergine.
6 Questo sacrificio quotidiano
sarà identico a quello che fu presentato al Signore sul monte Sinai.
Sarà consumato interamente dal fuoco. Il Signore lo accetterà
volentieri.
7 L'agnello del mattino sarà
accompagnato da un'offerta di un litro e mezzo di vino, che sarà
presentato al Signore nel santuario.
8 Il
secondo agnello sarà offerto al Signore la sera con le stesse offerte di
quello del mattino. Sarà consumato interamente dal fuoco. Il Signore lo
accetterà volentieri.
b) per il giorno del
sabato
9 «Nel giorno del sabato saranno
sacrificati due agnelli di un anno, senza difetti, insieme a un'offerta di
quattro chili di farina mescolata con olio e a un'offerta di vino.
10 Questo sacrificio completo sarà
offerto ogni sabato, in aggiunta al sacrificio quotidiano e all'offerta di vino
che l'accompagna.
c) per il primo giorno del
mese
11 «Il primo giorno di ogni mese
offrirete al Signore, in sacrificio completo, due tori, un montone e sette
agnelli di un anno, tutti senza difetti.
12
Ciascun animale sarà accompagnato da un'offerta di farina mescolata con
olio. Per ogni toro dovranno essere offerti sei chili di farina, quattro per il
montone,
13 due per ogni agnello. Animali e
offerte saranno interamente consumati dal fuoco. Il Signore li accetterà
volentieri.
14 L'offerta di vino sarà di
tre litri per ogni toro, di due litri per il montone e di un litro e mezzo per
ogni agnello. Questi sono i sacrifici che dovranno essere offerti all'inizio di
ogni mese dell'anno.
15 Offrirete inoltre al
Signore un capro, come sacrificio per il perdono, in aggiunta al sacrificio
completo quotidiano e all'offerta di vino
prescritta.
d) per la festa di Pasqua
(vedi Levitico 23,
5-8)
16 «Il quattordici del primo mese
dell'anno celebrerete la Pasqua in onore del Signore.
17 Il quindici dello stesso mese inizierà
la festa di sette giorni: durante questi giorni mangerete pane senza lievito.
18 Il primo giorno della festa vi radunerete in
assemblea sacra e non farete nessun lavoro.
19
Offrirete al Signore questi animali, che farete bruciare interamente dal fuoco:
due tori, un montone e sette agnelli di un anno, tutti senza difetti.
20 Ciascun animale sarà accompagnato da
un'offerta di farina mescolata con olio. Dovranno essere offerti: per ogni toro,
sei chili di farina; per il montone, quattro;
21
per ciascuno dei sette agnelli, due.
22
Offrirete inoltre un capro, come sacrificio per il perdono. Così
sarà compiuta per voi la cerimonia di purificazione.
23 Tutti questi sacrifici saranno offerti in
aggiunta al sacrificio completo di ogni mattino.
24 Durante tutta la settimana di festa, ogni
giorno farete questo: offrirete gli alimenti destinati a essere interamente
consumati dal fuoco. Il Signore li accetterà volentieri. Essi
accompagneranno il sacrificio quotidiano e l'offerta di vino prescritta.
25 Il settimo giorno di festa vi radunerete in
assemblea sacra e non farete nessun lavoro.
e)
per la festa di Pentecoste
(vedi Levitico 23,
15-22)
26 «Il giorno delle primizie, durante
la festa delle Settimane porterete al Signore un'offerta del nuovo raccolto dei
cereali, vi radunerete in assemblea sacra e non farete nessun lavoro.
27 Offrirete al Signore, in sacrificio completo,
due tori, un montone e sette agnelli di un
anno.
Il Signore li accetterà volentieri.
28 Ciascun animale sarà accompagnato da
un'offerta di farina mescolata con olio. Per ogni toro, dovranno essere offerti
sei chili di farina, quattro per il montone,
29
due per ciascuno dei sette agnelli.
30 Offrirete
inoltre al Signore un capro, perché venga compiuto, in vostro favore, il
sacrificio per il perdono dei peccati.
31 Tutti
questi sacrifici dovranno essere offerti in aggiunta al sacrificio completo
quotidiano e all'offerta che deve accompagnarlo. Offrirete soltanto animali
senza difetti e aggiungerete le offerte di vino
prescritte.
CAPITOLO
29
f) per il giorno
dell'acclamazione
(vedi Levitico 23,
23-25)
1 «Il primo giorno del settimo mese
vi radunerete in assemblea sacra e non farete nessun lavoro, perché
è il Giorno dell'acclamazione.
2
Offrirete al Signore, come sacrificio completo, un toro, un montone e sette
agnelli di un anno, tutti senza difetti. Il Signore li accetterà
volentieri.
3 Ciascun animale sarà
accompagnato da un'offerta di farina mescolata con olio. Per il toro, dovranno
essere offerti sei chili di farina, quattro, per il montone,
4 due, per ciascuno dei sette agnelli.
5 Offrirete inoltre al Signore un capro, come
sacrificio per il perdono. Così sarà compiuta, in vostro favore,
la cerimonia di purificazione.
6 Tutti questi
sacrifici dovranno essere offerti in aggiunta al sacrificio completo quotidiano,
ai sacrifici completi del primo giorno del mese e alle offerte di farina e di
vino che devono accompagnarli. Il Signore accetterà volentieri questi
sacrifici consumati dal fuoco in suo onore.
g)
per il grande giorno del perdono
(vedi Levitico
23, 26-32)
7 «Il dieci del settimo mese vi
radunerete in assemblea sacra, farete digiuno e non compirete nessun lavoro.
8 Offrirete al Signore, come sacrificio
completo, un toro, un montone e sette agnelli di un anno, tutti senza difetti.
Il Signore li accetterà volentieri.
9
Ciascun animale sarà accompagnato da un'offerta di farina mescolata con
olio. Per il toro, dovranno essere offerti sei chili di farina, quattro per il
montone,
10 due, per ciascuno dei sette agnelli.
11 Offrirete inoltre al Signore un capro, come
sacrificio, per il perdono. Tutti questi sacrifici dovranno essere offerti in
aggiunta al sacrificio per il grande giorno del perdono, secondo le norme di
quella festa, e in aggiunta al sacrificio completo quotidiano e alle offerte di
farina e di vino che devono accompagnarlo.
h) per
la festa delle Capanne
(vedi Levitico 23,
33-43)
12 «Il quindici del settimo mese vi
radunerete in assemblea sacra e non farete nessun lavoro. Per sette giorni vi
sarà festa in onore del Signore.
13 Il
primo giorno offrirete, in sacrificio completo, tredici tori, due montoni e
quattordici agnelli di un anno, tutti senza difetti. Il Signore accetterà
volentieri questo sacrificio consumato interamente dal fuoco in suo onore.
14 Ciascun animale sarà accompagnato da
un'offerta di farina mescolata con olio. Per ciascuno dei tredici tori, dovranno
essere offerti sei chili di farina, per ognuno dei due montoni, quattro,
15 per ciascuno dei quattordici agnelli, due.
16 Offrirete inoltre al Signore un capro, come
sacrificio per il perdono. Tutti questi sacrifici dovranno essere offerti in
aggiunta al sacrificio completo quotidiano e alle offerte di farina e di vino
che devono accompagnarlo.
17-34 «Dal secondo
al settimo giorno, oltre al sacrificio completo quotidiano, offrirete in
sacrificio animali senza difetti, con le offerte prescritte. Ecco la
lista.
Secondo giorno: dodici tori, due montoni,
quattordici agnelli di un anno e un capro.
Terzo giorno: undici tori, due montoni,
quattordici agnelli di un anno e un capro.
Quarto giorno: dieci tori, due montoni,
quattordici agnelli di un anno e un capro.
Quinto giorno: nove tori, due montoni,
quattordici agnelli di un anno e un capro.
Sesto giorno: otto tori, due montoni,
quattordici agnelli di un anno e un capro.
Settimo giorno: sette tori, due montoni,
quattordici agnelli di un anno e un
capro.
35 «L'ottavo giorno della festa, il
giorno della riunione finale, non farete nessun lavoro.
36 Offrirete, in sacrificio completo, un toro,
un montone e sette agnelli di un anno, tutti senza difetti. Il Signore
accetterà volentieri questo sacrificio consumato interamente dal fuoco in
suo onore.
37 Ciascun animale sarà
accompagnato dalle offerte di farina e di vino prescritte.
38 Offrirete inoltre al Signore un capro, come
sacrificio per il perdono. Tutti questi sacrifici dovranno essere offerti in
aggiunta al sacrificio completo quotidiano e alle offerte di farina e di vino
che devono accompagnarlo.
39 «Questi sono i
sacrifici che dovrete offrire al Signore nei giorni di festa. Essi si
aggiungeranno ai sacrifici completi, alle offerte di farina e di vino e ai
sacrifici per il banchetto sacro, che offrirete o spontaneamente o per mantenere
promesse fatte al Signore».
CAPITOLO
30
1 Mosè comunicò agli Israeliti
tutte le prescrizioni che aveva ricevuto dal Signore.
NORME PER LE PROMESSE FATTE AL SIGNORE
2 In seguito Mosè
comunicò ai capi delle tribù d'Israele queste altre prescrizioni
del Signore:
3 «Quando un uomo promette di
offrire qualcosa al Signore, oppure si impegna con un giuramento a qualche
rinunzia, non dovrà mancare alla parola data, ma sarà fedele fino
in fondo alla promessa fatta.
4 «Supponiamo
invece questo caso: una ragazza, che vive ancora in casa di suo padre, fa una
promessa al Signore o si impegna a qualche rinunzia.
5 Se suo padre non le fa obiezioni quando viene
a saperlo, allora essa deve mantenere i suoi impegni.
6 Ma se, al contrario, il giorno stesso che ne
è informato, il padre si oppone, allora tutte le sue promesse e i suoi
impegni non hanno più valore. Il Signore riterrà la ragazza
sciolta dal suo obbligo, perché suo padre le ha impedito di mantenere le
sue promesse.
7 «Supponiamo ora che una
ragazza faccia una promessa o si prenda un impegno in modo del tutto
sconsiderato, e in seguito si sposi.
8 Se suo
marito non le dice niente il giorno che lo viene a sapere, allora essa deve
mantenere i suoi impegni.
9 Se, al contrario, il
giorno stesso che ne è informato, il marito si oppone, allora la promessa
non ha più valore, ed essa non è legata agli impegni presi. Il
Signore la riterrà sciolta dal suo
obbligo.
10 «Se una donna vedova o
divorziata fa una promessa al Signore o si impegna a qualche rinunzia,
dovrà mantenere la sua parola.
11
«Supponiamo invece che sia una donna sposata a fare una promessa al Signore
o a impegnarsi con un giuramento a qualche rinunzia.
12 Se suo marito, quando lo viene a sapere, non
le dice niente e non si oppone, allora essa dovrà mantenere tutti gli
impegni presi.
13 Se, al contrario, il giorno
stesso che ne è informato, il marito li annulla, essa non sarà
più legata a quegli impegni. Il Signore la riterrà sciolta dal suo
obbligo, perché suo marito ha annullato le promesse fatte.
14 Perciò se una donna fa una promessa al
Signore o si impegna con un giuramento ad astenersi da qualcosa, il marito
può confermare oppure annullare la promessa fatta dalla moglie.
15 Se il marito non dice niente alla moglie,
nell'arco di un giorno, dopo esserne venuto a conoscenza, con il suo silenzio
conferma gli impegni che essa ha preso.
16 Ma se
egli decide di annullarli più tardi, sarà colpevole del fatto che
sua moglie non manterrà la promessa
fatta».
17 Queste sono le norme che il
Signore comunicò a Mosè a riguardo delle promesse fatte da una
donna sposata, o da una ragazza nubile che vive ancora in casa di suo
padre.
CAPITOLO 31
LA GUERRA CONTRO I MADIANITI
1 Il Signore diede
quest'ordine a Mosè:
2 «Prima di
morire vendicati sui Madianiti, per quel che hanno fatto agli
Israeliti!».
3 Allora Mosè disse al
popolo: «Alcuni di voi prendano le armi e attacchino i Madianiti per
vendicarci come ha deciso il Signore.
4 Ogni
tribù d'Israele mandi in guerra mille
soldati».
5 Furono scelti tra i reparti
dell'esercito d'Israele mille uomini per tribù: in totale dodicimila
soldati, pronti a combattere.
6 Mosè li
mandò tutti in battaglia, accompagnati dal sacerdote Finees, figlio di
Eleazaro. Egli portava con sé gli oggetti sacri e le trombe, per il
segnale del grido di guerra.
7 Essi attaccarono
i Madianiti, come il Signore aveva ordinato per mezzo di Mosè.
Ammazzarono tutti gli uomini di Madian
8 e
uccisero i cinque re madianiti: Evi, Rekem, Zur, Cur e Reba. Uccisero anche
Balaam, figlio di Beor.
9 Gli Israeliti fecero
prigionieri le donne e i bambini madianiti; si impadronirono dei loro animali,
dei greggi e di tutti i loro beni.
10
Incendiarono le città dove abitavano e i loro
accampamenti
11 e si portarono via, come bottino,
tutte le persone e tutti gli animali che avevano catturato.
12 Condussero tutto nei pressi
dell'accampamento, situato nelle steppe di Moab, vicino al Giordano, per
presentarlo a Mosè, al sacerdote Eleazaro e a tutta la comunità
d'Israele.
13 Mosè, il sacerdote Eleazaro
e i capi della comunità uscirono dall'accampamento per andar loro
incontro.
14 Allora Mosè andò in
collera con i comandanti dei reparti e delle squadre tornati dalla battaglia.
15 Egli disse loro: «Come? Avete lasciato
in vita le donne?
16 Lo sapevate che proprio le
donne madianite, istigate da Balaam, hanno spinto gli Israeliti a commettere
gravi colpe verso il Signore per quello che successe a Peor. Appunto, a causa di
quel fatto, un flagello ha colpito la comunità del Signore.
17 Ora uccidete tutti i ragazzi e anche tutte le
donne che sono appartenute a un uomo,
18 ma
conserverete in vita per voi le ragazze ancora vergini.
19 Quanto a voi, resterete fuori
dell'accampamento per una settimana. Tutti quelli tra voi che hanno ucciso
qualcuno o hanno toccato il cadavere di una persona, dovranno compiere un rito
di purificazione il terzo e il settimo giorno. Questo vale anche per le vostre
prigioniere.
20 Purificherete anche i vestiti,
tutti gli oggetti di cuoio, di pelle di capra e di
legno».
21 Poi il sacerdote Eleazaro disse
ai soldati che avevano preso parte alla battaglia: «Ecco le norme che il
Signore ha comunicato a Mosè:
22-23
Purificherete con il fuoco gli oggetti che non bruciano, ossia gli oggetti
d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di stagno o di piombo; poi immergerete
questi oggetti nell'acqua destinata alla purificazione. Per purificare quel che
non resiste al fuoco, lo immergerete nell'acqua della purificazione.
24 Il settimo giorno, dopo aver lavato i vostri
vestiti, tornerete in stato di purità rituale e così potrete
rientrare nell'accampamento».
DIVISIONE DEL BOTTINO
25 Il Signore disse a
Mosè:
26 «Tu e il sacerdote
Eleazaro, aiutati dai capifamiglia della comunità, conterete le persone e
gli animali presi come bottino.
27 Poi li
dividerai in due parti uguali: una per i soldati che hanno preso parte alla
battaglia, l'altra per il resto della comunità.
28 Da quanto sarà distribuito ai
combattenti, prenderai una parte per me. Dovranno essermi assegnati: una persona
ogni cinquecento e un animale ogni cinquecento sia per i buoi, sia per gli
asini, sia per le pecore.
29 Prenderai questa
parte riservata a me e la consegnerai al sacerdote Eleazaro.
30 Da quanto sarà distribuito al resto
degli Israeliti, metterai da parte: una persona ogni cinquanta, e un animale
ogni cinquanta: siano buoi, asini, pecore o altri animali. La parte che
preleverai, dovrai consegnarla ai leviti che sono incaricati della mia
Abitazione».
31 Mosè e il sacerdote
Eleazaro eseguirono l'ordine dato dal Signore a Mosè.
32 Del bottino preso ai nemici dai combattenti
restavano: 675.000 pecore,
33 72.000 buoi,
34 61.000
asini
35 e 32.000 ragazze vergini.
36 La parte assegnata ai combattenti fu questa:
337.500 pecore
37 (di esse 675 furono messe da
parte per il Signore);
38 36.000 buoi (di essi
72 furono messi da parte per il Signore);
39
30.500 asini (di essi 61 furono messi da parte per il Signore;
40 16.000 ragazze vergini (di esse 32 furono
messe da parte per il Signore).
41 Mosè
consegnò al sacerdote Eleazaro la parte riservata al Signore, come il
Signore gli aveva ordinato.
42-43 La parte
destinata a esser distribuita al resto della comunità d'Israele era
uguale a quella assegnata ai combattenti. Essa comprendeva: 337.500 pecore,
44 36.000 buoi,
45 30.500
asini
46 e 16.000 ragazze vergini.
47 Dalla parte da distribuirsi agli Israeliti
Mosè tolse una persona ogni cinquanta e un animale ogni cinquanta.
Consegnò questa parte ai leviti, incaricati dell'Abitazione del Signore,
come il Signore gli aveva ordinato.
OFFERTA SPONTANEA DEI COMANDANTI
48 I comandanti dell'esercito,
capi dei reparti e capi delle squadre, si recarono da
Mosè
49 e gli dissero: «Abbiamo
contato i soldati che hanno combattuto ai nostri ordini: non ne manca nemmeno
uno.
50 Per questo vogliamo fare un'offerta al
Signore, come segno di riconoscenza per la nostra vita, perché ci
protegga ancora. Ciascuno di noi offre gli oggetti d'oro che ha trovato:
catenelle, braccialetti, anelli, orecchini e
collane».
51 Mosè e il sacerdote
Eleazaro accettarono gli oggetti in oro lavorato che essi portarono.
52 Il peso complessivo degli oggetti d'oro
offerti al Signore dai comandanti dell'esercito era di circa centosettanta
chili.
53 I soldati invece tennero il bottino
ciascuno per sé.
54 Mosè e il
sacerdote Eleazaro presero tutti gli oggetti d'oro offerti dai comandanti
dell'esercito e li portarono nella tenda dell'incontro, perché il Signore
non si dimenticasse degli
Israeliti.
CAPITOLO
32
TRE TRIBÙ SI STABILISCONO A EST DEL GIORDANO
1 I discendenti di Ruben e di
Gad possedevano greggi numerosi e di gran valore. Videro che le regioni di Iazer
e di Galaad erano adatte per l'allevamento del bestiame,
2 perciò si recarono da Mosè e dal
sacerdote Eleazaro, alla presenza dei capi della comunità, e dissero
loro:
3 Le città di Atarot, Dibon, Iazer,
Nimra, Chesbon, Eleale, Sebam, Nebo e Beon
4
fanno parte del territorio che gli Israeliti, aiutati dal Signore, hanno
conquistato. Queste regioni sono adatte all'allevamento del bestiame, e noi
siamo proprietari di greggi.
5 Aggiunsero: Se
tu, Mosè, sei d'accordo con la nostra proposta, stabilisci che ci vengano
assegnate in possesso queste regioni; non condurci al di là del
Giordano!
6 Mosè rispose ai discendenti di
Gad e di Ruben:
- Come? Gli altri Israeliti,
vostri fratelli, andranno a combattere, mentre voi resterete qui?
7 Perché cercate di scoraggiare gli
Israeliti dall'attraversare il Giordano per entrare nella terra che il Signore
ha deciso di dar loro?
8 I vostri padri hanno
fatto proprio come voi quando, da Kades-Barnea, li ho mandati a esplorare la
terra di Canaan.
9 Si sono inoltrati fin nella
valle di Escol (valle del Grappolo) e hanno esplorato la regione. Al ritorno
hanno scoraggiato gli altri Israeliti dall'entrare nella terra che il Signore
aveva deciso di dar loro.
10 Quel giorno il
Signore si riempì di collera e dichiarò con un giuramento:
11 «Nessuno tra gli uomini usciti
dall'Egitto, dall'età di vent'anni in su, vedrà la terra che ho
promesso ad Abramo, Isacco e Giacobbe, perché non mi hanno seguito
fedelmente.
12 Vi entreranno soltanto Caleb,
figlio di Iefunne il Kenizzita, e Giosuè, figlio di Nun, perché
essi mi sono restati fedeli».
13
Così, - proseguì Mosè, - il Signore si riempì di
collera contro gli Israeliti e li fece girare per quarant'anni nel deserto,
finché non sparì tutta la generazione di quelli che erano andati
contro la sua volontà.
14 E ora voi,
razza di peccatori, volete seguire l'esempio dei vostri padri e accendere di
nuovo l'ira del Signore contro Israele?
15 Se
ora vi allontanate dal Signore, egli prolungherà la permanenza d'Israele
nel deserto, e così sarete la causa della rovina di questo
popolo!
16 Gli uomini di Ruben e di Gad si
avvicinarono ancora a Mosè e gli
dissero:
- Vogliamo costruire qui recinti per i
nostri greggi e città fortificate per le nostre famiglie.
17 Poi, noi uomini, marceremo alla testa degli
altri Israeliti, pronti a combattere, per condurli nel luogo dove si
stabiliranno. Nel frattempo le nostre famiglie resteranno nelle città
fortificate, al sicuro dagli abitanti di queste regioni.
18 Torneremo a casa soltanto quando tutti gli
Israeliti saranno entrati nelle terre che ciascuno deve avere in possesso.
19 Noi rinunziamo a possedere terre al di
là del Giordano, se riceviamo da questa parte, a est del fiume, il
territorio che ci spetta.
20 Rispose
Mosè:
- Mantenete la vostra promessa:
prendete le armi per andare a combattere agli ordini del Signore.
21 Tutti i vostri uomini, armati per la
battaglia, attraversino il Giordano, come vuole il Signore, e restino a ovest
del fiume, finché il Signore non avrà cacciato via di là
tutti i suoi nemici
22 e, con il suo aiuto, sia
stato conquistato tutto il territorio. Allora potrete tornare qui e non vi
renderete colpevoli in nulla verso il Signore e verso gli altri Israeliti. E,
per volontà del Signore, queste regioni apparterranno a voi.
23 Ma se non farete così, voi
commetterete una colpa nei confronti del Signore, e sappiate che non resterete
impuniti.
24 Costruite ora città
fortificate per le vostre famiglie e recinti per i vostri greggi, ma non
dimenticate di mantenere la vostra promessa!
25
Gli uomini di Ruben e di Gad risposero: - Faremo quel che ci hai ordinato!
26 Lasceremo qui, nelle città di Galaad,
i nostri figli piccoli, le nostre donne, i greggi e tutto il nostro bestiame.
27 Noi invece prenderemo le armi e
attraverseremo il fiume, pronti a combattere agli ordini del Signore, come tu ci
hai detto.
28 Mosè diede ordini nei loro
riguardi al sacerdote Eleazaro, a Giosuè, figlio di Nun, e ai
capifamiglia delle tribù d'Israele.
29
Egli disse: «Se gli uomini di Gad e di Ruben attraverseranno il Giordano
con voi, marceranno pronti a combattere agli ordini del Signore e vi aiuteranno
a conquistare il territorio, darete loro in possesso la regione di Galaad.
30 Ma se non lo faranno, dovranno ricevere un
territorio insieme con voi nella terra di
Canaan».
31 Gli uomini di Gad e di Ruben
ripeterono: «Faremo quel che il Signore ci ha ordinato!
32 Attraverseremo il fiume e marceremo nella
terra di Canaan, pronti a combattere agli ordini del Signore. Perciò
riceveremo la nostra parte di territorio qui, di qua dal
Giordano».
33 Così Mosè
concesse alle tribù di Gad e di Ruben e alla metà della
tribù di Manasse, figlio di Giuseppe, il territorio che aveva formato il
regno di Sicon, re degli Amorrei, e quello di Og, re di Basan, comprese le
città con i terreni vicini.
34 I
discendenti di Gad ricostruirono le città di Dibon, Atarot, Aroer,
35 Aterot-Sofan, Iazer, Iogbea,
36 Bet-Nimra e Bet-Aran, e ne fecero
città fortificate. Costruirono anche recinti per i loro
greggi.
37 I discendenti di Ruben ricostruirono
Chesbon, Eleale, Kiriataim,
38 Nebo, Baal-Meon e
Sibna. Ad alcune delle città ricostruite diedero un nome
nuovo.
39 I discendenti di Machir, figlio di
Manasse, andarono nel territorio di Galaad e lo occuparono. Cacciarono via gli
Amorrei che vi abitavano.
40 Mosè allora
diede Galaad a Machir, figlio di Manasse, che visi stabili.
41 I discendenti di Iair, un altro figlio di
Manasse, andarono a impadronirsi dei villaggi degli Amorrei e li chiamarono
"villaggi di Iair".
42 Nobach andò a
impadronirsi della città di kenat e dei villaggi vicini; chiamò la
città con il proprio nome:
Nobach.
CAPITOLO
33
LISTA DELLE TAPPE DELL'ESODO
1 Ecco le tappe che fecero gli
Israeliti, quando lasciarono l'Egitto ordinati per gruppi sotto la guida di
Mosè e di Aronne.
2 Mosè aveva
annotato i luoghi dove facevano tappa e dai quali ripartivano dietro ordine del
Signore. Ecco la lista.
3 Il quindici del primo
mese dell'anno, il giorno seguente la prima Pasqua, gli Israeliti lasciarono
Ramses; partirono sotto gli occhi di tutti gli Egiziani come uomini liberi.
4 Allora gli Egiziani seppellivano i figli
primogeniti, morti perché colpiti dal Signore. Difatti il Signore aveva
eseguito la sua sentenza di condanna contro gli dèi dell'Egitto.
5 Da Ramses gli Israeliti raggiunsero Succot.
6 Da Succot raggiunsero Etani, ai bordi del
deserto.
7 Da Etam svoltarono in direzione di
Pi-Achirot, che si trova di fronte a Baal-Zefon, e si accamparono di fronte a
Migdol.
8 Da Pi-Achirot attraversarono il mare e
raggiunsero il deserto. Fecero tre giorni di marcia nel deserto di Etani e
arrivarono a Mara.
9 Da Mara giunsero a Elim,
dove trovarono dodici sorgenti e settanta palme. Là stabilirono il loro
accampamento.
10 Da Elim andarono ad accamparsi
sulle sponde del mar Rosso.
11 Dal mar Rosso
raggiunsero il deserto di Sin.
12 Dal deserto di
Sin andarono ad accamparsi a Dofka.
13 Da Dofka
ad Alus,
14 e da Alus a Refidim, dove il popolo
non trovò acqua per bere.
15 Da Refidim
raggiunsero la zona desertica del Sinai.
16 Dal
deserto del Sinai giunsero a Kibrot-Taava (Sepolcri dell'Ingordigia).
17 Da Kibrot-Taava andarono ad accamparsi a
Caserot.
18 Da Caserot a Ritma,
19 da Ritma a Rimmon-Perez,
20 da Rimmon-Perez a Libna,
21 da Libna a Rissa,
22 da Rissa a Keelata,
23 da Keelata al monte Sefer,
24 dal monte Sefer a Carada,
25 da Carada a Makelot,
26 da Makelot a Tacat,
27 da Tacat a Terach,
28 da Terach a Mitka,
29 da Mitka a Casmona,
30 da Casmona a Moserot,
31 da Moserot a Bene-Iaakan,
32 da Bene-Iaakan a Or-Ghidgad,
33 da Or-Ghidgad a Iotbata,
34 da Iotbata ad Abrona,
35 da Abrona a Ezion-Gheber,
36 da Ezion-Gheber a Kades, nel deserto di Zin,
37 e da Kades al monte Or, presso la frontiera
di Edom.
38-39 Per ordine del Signore il
sacerdote Aronne salì sulla cima del monte Or. Morì lassù,
all'età di centoventitré anni, il primo giorno del quinto mese,
quarant'anni dopo che gli Israeliti avevano lasciato l'Egitto.
40 Allora il re Cananeo di Arad, che abitava
nella zona desertica del sud, venne a sapere dell'arrivo degli
Israeliti.
41 Dal monte Or gli Israeliti andarono
ad accamparsi a Zalmona,
42 da Zalmona a Punon,
43 da Punon a Obot,
44 da Obot alle rovine della città di
Abarim, alla frontiera di Moab
45 Dalle rovine
della città di Abarim a Dibon-Gad,
46 da
Dibon-Gad ad Almon-Diblataim,
47 da
Almon-Diblataim ai monti Abarim, di fronte al monte Nebo.
48 Dai monti Abarim raggiunsero le steppe di
Moab, vicino al Giordano, all'altezza di Gerico.
49 Stabilirono l'accampamento nelle steppe di
Moab, presso il Giordano, tra Bet-Iesimot e Abel-Sittim.
ORDINI DEL SIGNORE PER LA DIVISIONE DELLA TERRA DI CANAAN
50 Nelle steppe di Moab, nei
pressi del Giordano, all'altezza di Gerico, il Signore parlò a
Mosè e gli disse
51 di comunicare agli
Israeliti questo messaggio: «Quando avrete attraversato il Giordano e
sarete penetrati nella terra di Canaan,
52
caccerete via con la vostra avanzata tutti gli abitanti del posto, distruggerete
tutte le immagini e le statuette dei loro dèi e demolirete tutti i loro
luoghi sacri sulle alture.
53 Conquisterete il
loro territorio e vi stabilirete lì, perché io l'ho dato in
possesso a voi.
54 Distribuirete le terre tra le
vostre tribù e i vostri gruppi, con il sorteggio: assegnerete un
territorio più esteso ai gruppi più numerosi e uno più
piccolo a quelli meno numerosi. Ciascun gruppo accetterà la parte che gli
assegnerà la sorte.
55 Ma se non
scaccerete davanti a voi gli abitanti del posto, quelli che lascerete vi faranno
soffrire come spine conficcate negli occhi o come pungoli nei fianchi.
Diventeranno per voi un tormento, nel territorio dove vi stabilirete.
56 Così io tratterò voi come avevo
invece deciso di trattare
loro».
CAPITOLO
34
FRONTIERE DELLA TERRA DI CANAAN
1 Il Signore ordinò a
Mosè
2 di comunicare agli Israeliti queste
prescrizioni: «Entrerete nella terra di Canaan, il territorio che vi
sarà assegnato in possesso. Queste saranno le vostre frontiere.
3 A sud, il vostro territorio sarà
delimitato dal deserto di Zin e costeggerà il territorio di Edom. A est,
la frontiera partirà dall'estremità meridionale del mar Morto.
4 Svolterà a sud della salita degli
Scorpioni in direzione di Zin, passerà a sud di Kades-Barnea, poi per
Cazar-Addar e Azmon.
5 Ad Azmon svolterà
di nuovo e si spingerà fino al torrente d'Egitto terminerà al mar
Mediterraneo.
6 A ovest, la frontiera sarà
costituita dal mar Mediterraneo.
7 A nord,
traccerete la frontiera tra il mar Mediterraneo e il monte
Or.
8 Dal monte Or passerà dal passo di
Camat e da Zedad.
9 Proseguirà per Zifron
e terminerà a Cazar-Enan. Questa sarà la vostra frontiera
settentrionale.
10 A est, traccerete la frontiera
a partire da Cazar-Enan in direzione di Sefan.
11 Di là, essa si dirigerà verso
Ribla, a est di Ain; poi, più oltre, andrà a toccare i pendii
situati a est del lago di Genesaret
12 e
raggiungerà il corso del fiume Giordano; terminerà al mar Morto.
Queste saranno le frontiere del vostro
territorio».
13 Mosè comunicò
queste prescrizioni agli Israeliti. Poi disse loro: «Ecco il territorio che
il Signore ha ordinato di dividere a sorte tra le nove tribù e mezza.
14 Difatti le famiglie delle tribù di
Ruben e di Gad, e metà della tribù di Manasse hanno già
ricevuto il proprio territorio:
15 la parte
assegnata a queste due tribù e mezza si trova di fronte a Gerico, sulla
sponda orientale del fiume Giordano».
LISTA DEI RESPONSABILI PER LA DIVISIONE DELLA TERRA
16 Il Signore disse a
Mosè:
17 «Il sacerdote Eleazaro e
Giosuè, figlio di Nun, saranno incaricati della divisione delle terre.
18 Per aiutarli sceglierete un capo responsabile
per ciascuna tribù.
19 Ecco la lista dei
loro nomi:
per la tribù di Giuda: Caleb,
figlio di Iefunne;
20 per la tribù di
Simeone: Samuele, figlio di Ammiud;
21 per la
tribù di Beniamino: Elidad, figlio di Chislon;
22 per la tribù di Dan: Bukki, figlio di
Iogli;
23 per la tribù di Manasse (figlio
di Giuseppe):
Anniel, figlio di Efod;
24 per la tribù di Efraim (figlio di
Giuseppe): Kemuel, figlio di Siptan;
25 per la
tribù di Zabulon: Elisafan, figlio di Parnach;
26 per la tribù di Issacar: Paltiel,
figlio di Azzan;
27 per la tribù di Aser:
Achiud, figlio di Seloni;
28 e per la
tribù di Neftali: Pedael, figlio di
Ammiud».
29 Queste furono le persone
designate dal Signore per fare la divisione della terra di Canaan tra gli
Israeliti.
CAPITOLO
35
LE CITTÀ DEI LEVITI
1 Nelle steppe di Moab, vicino
al Giordano, all'altezza di Gerico, il Signore parlò a Mosè e gli
disse:
2 «Ordina agli Israeliti di dare
alcune città scelte nel loro territorio ai discendenti di Levi,
perché essi possano abitarvi. Insieme alle città daranno loro
anche le terre da pascolo vicine.
3 I
discendenti di Levi si stabiliranno nelle città e utilizzeranno i pascoli
dei dintorni per i loro greggi e per tutto il bestiame che possiedono.
4-5 Questi pascoli si estenderanno per
cinquecento metri oltre le mura in direzione est, sud, ovest e nord: così
delimiterete la superficie di un quadrato con il lato di mille metri, che
conterrà al centro la città.
6
Saranno date ai discendenti di Levi le sei città-rifugio, dove
potrà fuggire chi avrà ucciso involontariamente una persona, e
altre quarantadue città.
7 Il totale
delle città dei leviti sarà quindi di quarantotto città,
con i pascoli intorno.
8 Ogni tribù
metterà a disposizione un certo numero di città, ciascuna in
proporzione alle dimensioni del proprio territorio: una grande tribù ne
offrirà di più, una piccola di
meno».
CITTÀ-RIFUGIO PER CHI HA UCCISO INVOLONTARIAMENTE
9 Il Signore disse a
Mosè
10 di comunicare agli Israeliti
queste prescrizioni: «Quando avrete attraversato il Giordano e sarete
entrati nella terra di Canaan,
11 sceglierete
alcune città come città-rifugio. Là potrà fuggire
chi avrà ucciso qualcuno involontariamente;
12 così, egli potrà sfuggire
all'uomo incaricato di vendicare la vittima. Chi è accusato di omicidio
non sarà messo a morte, prima di comparire in giudizio davanti alla
comunità.
13 «Ci saranno sei
città-rifugio:
14 tre a est del Giordano
e tre a ovest, nella terra di Canaan.
15
Chiunque abbia ucciso una persona involontariamente, sia un Israelita, sia un
forestiero residente in mezzo agli Israeliti oppure soltanto di passaggio,
potrà trovar rifugio in una di queste sei
città.
16 «Se l'omicidio è
stato commesso con un oggetto di metallo, chi l'ha fatto è un assassino,
e sarà condannato a morte.
17 Se uno ha
colpito un altro con una pietra che può causare la morte, egli è
un assassino, e sarà condannato a morte.
18 Se uno ha colpito un altro con un oggetto di
legno che può causare la morte, egli è un assassino, e sarà
condannato a morte.
19 L'uomo incaricato di
vendicare la vittima ucciderà l'assassino, appena lo
troverà.
20-21 «Se uno dà a un
altro uno spintone per odio o gli scaglia contro un oggetto intenzionalmente,
oppure con cattiveria lo prende a pugni, e questi muore, egli è un
assassino, e sarà condannato a morte. L'uomo incaricato di vendicare la
vittima dovrà ucciderlo, appena lo
troverà.
22 «Ma può anche
capitare che qualcuno causi la morte di un altro con una spinta data senza
cattiveria, incidentalmente, oppure colpendolo con un oggetto, ma senza farlo
apposta.
23 Qualcuno può far cadere
addosso a una persona, senza averla vista, una pietra che può causare la
morte e di fatto lo uccide. Ma egli non era nemico della vittima e non voleva
fargli alcun male.
24 In questi casi la
comunità seguirà le regole qui stabilite ed emetterà il
giudizio sull'autore dell'omicidio e la persona incaricata di vendicare la
vittima.
25 Ricondurrà l'omicida
involontario nella città dove si è rifugiato e così lo
proteggerà dalla vendetta. Questa persona dovrà restare in quella
città fino alla morte del sommo sacerdote consacrato con l'olio sacro.
26 Se lascia i confini della
città-rifugio
27 e l'uomo incaricato di
vendicare la vittima lo trova, potrà ucciderlo senza rendersi colpevole
di omicidio.
28 Difatti, chi ha ucciso qualcuno
involontariamente deve restare nella città-rifugio fino alla morte del
sommo sacerdote. Soltanto dopo potrà fare ritorno nelle sue
terre.
29 «Seguirete queste prescrizioni per
tutte le vostre generazioni, in qualsiasi luogo
abiterete.
30 «In ogni caso di omicidio,
l'omicida potrà essere condannato a morte soltanto su deposizione di
più testimoni: la testimonianza di una sola persona non sarà
sufficiente.
31 Non accetterete denaro per
risparmiare la vita a un assassino che merita la morte: sarà condannato a
morte.
32 Non accetterete denaro nemmeno per
lasciar fuggire un uomo dalla città-rifugio, perché torni a vivere
nelle sue terre, prima della morte del sommo
sacerdote.
33 «Non renderete impura la terra
dove abiterete: l'omicidio contamina la terra. Quando è stato versato il
sangue di una persona, la terra potrà essere purificata soltanto dal
sangue dell'assassino.
34 State quindi attenti a
non rendere impuro il territorio dove vi stabilirete, perché io abito in
mezzo a voi. Sì, io, il Signore, abito davvero in mezzo al popolo
d'Israele!».
CAPITOLO
36
NORME PER LE NOZZE DI DONNE CON DIRITTI DI EREDITÀ
1 Alcuni tra i discendenti di
Giuseppe, i capifamiglia del gruppo di Galaad, figlio di Machir e nipote di
Manas se, si recarono da Mosè per parlargli alla presenza dei
capitribù d'Israele.
2 Essi gli dissero:
«Mosè, quando il Signore ti ha ordinato di distribuire a sorte le
terre alle tribù d'Israele, ti ha anche ordinato di riservare una parte
del territorio che spetta al nostro fratello Zelofcad, perché sia data
alle sue figlie.
3 Se però esse
sposeranno un uomo di un'altra tribù d'Israele, la loro parte sarà
staccata dalla nostra tribù e andrà ad aggiungersi al territorio
della nuova tribù alla quale apparterranno. Così la parte
assegnata dalla sorte alla nostra tribù diminuirà.
4 E quando verrà l'anno del Giubileo, la
parte delle figlie di Zelofcad passerà definitivamente dalla nostra
tribù alla loro nuova
tribù».
5 Allora il Signore
ordinò a Mosè di comunicare agli Israeliti queste prescrizioni:
«I discendenti di Giuseppe hanno ragione.
6
Ecco quindi quel che ordina il Signore a riguardo delle figlie di Zelofcad: esse
potranno sposare l'uomo che vorranno, ma a condizione che egli appartenga a un
gruppo della loro tribù paterna.
7
Così le terre di Israele non passeranno da una tribù all'altra:
ciascun Israelita resterà legato al territorio della sua tribù.
8-9 Se in qualche tribù le terre passano
in eredità a una donna, essa dovrà sposare un uomo di un gruppo
della tribù paterna; così ciascun Israelita resterà
saldamente legato al proprio territorio».
10
Le figlie di Zelofcad ubbidirono all'ordine dato dal Signore a Mosè:
11 Macla, Tirza, Ogla, Milca e Noa si sposarono
con dei cugini, figli dei loro zii paterni.
12
Essi erano discendenti di Manasse, figlio di Giuseppe; quindi le terre che esse
avevano avuto in eredità restarono nell'ambito della tribù del
loro padre.
13 Queste sono le norme e le
prescrizioni che il Signore diede agli Israeliti per mezzo di Mosè nelle
steppe di Moab, nei pressi del Giordano, all'altezza di
Gerico.